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Nuraghe Sirai

Nuraghe attualmente in fase di scavo. Si ipotizza possa essere costituito da una tolos centrale e da 4 torri a contorno con all”interno un cortile. Attorno ad esso si estende un ampio villaggio costituito da numerose capanne utilizzate anche in epoca punica e romana, protetto da un massiccio sistema di mura spesse anche 6 metri. Grande importanza è data dal ritrovamento all”interno del villaggio di un”officina per la lavorazione del vetro. Il sito non è aperto al pubblico.

Sa Domu ‘e s’Orcu

COMPLESSO NURAGICO S’OMU E S’ORCU
DOMUSNOVAS
L’area archeologica, sorge ai piedi del Monte Mannu, nel territorio di Domusnovas.
Il suo nome significa la casa dell’orco e si dice che siano stati gli abitanti della zona a dargli questo nome per evitare che i bambini si avvicinassero.
Il nuraghe, che non è mai stato scavato, è probabilmente uno dei maggiori dell’isola; il materiale di crollo e gli arbusti, rendono difficile una visita particolareggiata dei vari vani.
Databile al 1600-1000 a.C, fu costruito in diverse fasi; è costituito da una torre centrale inclusa in un bastione a tre torri un mastio centrale, tranne ad est, è circondato da un antemurale pentalobato e da due cortine d’armi, non comunicanti, con ingressi indipendenti.
L’antemurale è costruito con una tecnica muraria diversa rispetto il mastio; i massi di calcare, sono più grandi e la disposizione è più regolare.
L’ingresso alla torre, posto a sud e parzialmente interrato, è sormontato da un architrave, da qui si accede a un cortile, attrezzato con dei vani per la fusione dei metalli.
La torre centrale, di forma ellittica, ha al suo interno una scala che porta al piano superiore. Tutt’intorno il grande nuraghe si trovano i resti di un villaggio.
testo da http://www.conoscerelasardegna.it/

Sa Domu ‘e s’Orcu

COMPLESSO NURAGICO S’OMU E S’ORCU
DOMUSNOVAS
L’area archeologica, sorge ai piedi del Monte Mannu, nel territorio di Domusnovas.
Il suo nome significa la casa dell’orco e si dice che siano stati gli abitanti della zona a dargli questo nome per evitare che i bambini si avvicinassero.
Il nuraghe, che non è mai stato scavato, è probabilmente uno dei maggiori dell’isola; il materiale di crollo e gli arbusti, rendono difficile una visita particolareggiata dei vari vani.
Databile al 1600-1000 a.C, fu costruito in diverse fasi; è costituito da una torre centrale inclusa in un bastione a tre torri un mastio centrale, tranne ad est, è circondato da un antemurale pentalobato e da due cortine d’armi, non comunicanti, con ingressi indipendenti.
L’antemurale è costruito con una tecnica muraria diversa rispetto il mastio; i massi di calcare, sono più grandi e la disposizione è più regolare.
L’ingresso alla torre, posto a sud e parzialmente interrato, è sormontato da un architrave, da qui si accede a un cortile, attrezzato con dei vani per la fusione dei metalli.
La torre centrale, di forma ellittica, ha al suo interno una scala che porta al piano superiore. Tutt’intorno il grande nuraghe si trovano i resti di un villaggio.
testo da http://www.conoscerelasardegna.it/