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Nuraghe Mereu

La baia di Pula, come innumerevoli altre della Sardegna, era totalmente presidiata dai costruttori di torri.
Da Sarroch a Pula, passando per Villa San Pietro, ogni rilievo dominante vede la presenza di un nuraghe, sino al mare.
L’approdo di Sarroch veniva dominato dalle torri di Antigori e Dom’e S’Orcu, mentre a Pula, sul versante di Perd’e Sali, il colle principale è il “monte” Mereu con il suo nuraghe.
Il colle non è facilmente accessibile al visitatore perché avvolto da un manto di macchia mediterranea spinosa.
La macchina va abbandonata davanti a una sbarra lucchettata a un centinaio di metri dall’asfalto della strada costiera da Sarroch a Pula. Da qui al nuraghe si sale a piedi seguendo una traccia su un sentiero non facilmente individuabile.
In questi anni ho visto tanti nuraghi fatiscenti ma pochi nelle condizioni del Mereu.
Di esso è difficile intuire anche il numero di torri che contornavano quella centrale.
Tuttavia è certo che dovesse trattarsi di un polilobato con accesso a Sud Est, il cui “mastio” era dotato delle tre tipiche nicchie interne.
Data l’alta intensità di antropizzazione e di utilizzo produttivo del territorio, soprattutto per utilità turistiche, sconcerta vedere lo stato di abbandono dell’antico edificio e l’incapacità delle istituzioni di collegare gli itinerari turistici a questo importante luogo.
Non è una visita da compiere con abbigliamento leggero e scarpe non adatte alle camminate su spezzoni di rocce. Io stesso, con le sniker, ho pagato lo scotto inciampando e cadendo sui cespugli spinosi.

Nuraghe Mereu

La baia di Pula, come innumerevoli altre della Sardegna, era totalmente presidiata dai costruttori di torri.
Da Sarroch a Pula, passando per Villa San Pietro, ogni rilievo dominante vede la presenza di un nuraghe, sino al mare.
L’approdo di Sarroch veniva dominato dalle torri di Antigori e Dom’e S’Orcu, mentre a Pula, sul versante di Perd’e Sali, il colle principale è il “monte” Mereu con il suo nuraghe.
Il colle non è facilmente accessibile al visitatore perché avvolto da un manto di macchia mediterranea spinosa.
La macchina va abbandonata davanti a una sbarra lucchettata a un centinaio di metri dall’asfalto della strada costiera da Sarroch a Pula. Da qui al nuraghe si sale a piedi seguendo una traccia su un sentiero non facilmente individuabile.
In questi anni ho visto tanti nuraghi fatiscenti ma pochi nelle condizioni del Mereu.
Di esso è difficile intuire anche il numero di torri che contornavano quella centrale.
Tuttavia è certo che dovesse trattarsi di un polilobato con accesso a Sud Est, il cui “mastio” era dotato delle tre tipiche nicchie interne.
Data l’alta intensità di antropizzazione e di utilizzo produttivo del territorio, soprattutto per utilità turistiche, sconcerta vedere lo stato di abbandono dell’antico edificio e l’incapacità delle istituzioni di collegare gli itinerari turistici a questo importante luogo.
Non è una visita da compiere con abbigliamento leggero e scarpe non adatte alle camminate su spezzoni di rocce. Io stesso, con le sniker, ho pagato lo scotto inciampando e cadendo sui cespugli spinosi.

Nuraghe Mereu

La baia di Pula, come innumerevoli altre della Sardegna, era totalmente presidiata dai costruttori di torri.
Da Sarroch a Pula, passando per Villa San Pietro, ogni rilievo dominante vede la presenza di un nuraghe, sino al mare.
L’approdo di Sarroch veniva dominato dalle torri di Antigori e Dom’e S’Orcu, mentre a Pula, sul versante di Perd’e Sali, il colle principale è il “monte” Mereu con il suo nuraghe.
Il colle non è facilmente accessibile al visitatore perché avvolto da un manto di macchia mediterranea spinosa.
La macchina va abbandonata davanti a una sbarra lucchettata a un centinaio di metri dall’asfalto della strada costiera da Sarroch a Pula. Da qui al nuraghe si sale a piedi seguendo una traccia su un sentiero non facilmente individuabile.
In questi anni ho visto tanti nuraghi fatiscenti ma pochi nelle condizioni del Mereu.
Di esso è difficile intuire anche il numero di torri che contornavano quella centrale.
Tuttavia è certo che dovesse trattarsi di un polilobato con accesso a Sud Est, il cui “mastio” era dotato delle tre tipiche nicchie interne.
Data l’alta intensità di antropizzazione e di utilizzo produttivo del territorio, soprattutto per utilità turistiche, sconcerta vedere lo stato di abbandono dell’antico edificio e l’incapacità delle istituzioni di collegare gli itinerari turistici a questo importante luogo.
Non è una visita da compiere con abbigliamento leggero e scarpe non adatte alle camminate su spezzoni di rocce. Io stesso, con le sniker, ho pagato lo scotto inciampando e cadendo sui cespugli spinosi.

Nuraghe Sa Domu ‘e s’Orku

Nuraghe di tipo arcaico, è composto da due torri collegate fra loro da un cortile interno al quale si accede dall”ingresso . La parte più antica del nuraghe è la torre alla destra di chi entra, mentre la torre a sinistra e i muri di collegamento vennero aggiunti in seguito.

Nuraghe Sa Domu ‘e s’Orku

Nuraghe di tipo a tancato, è composto da due torri collegate fra loro da un cortile interno al quale si accede dall”ingresso . La parte più antica del nuraghe è la torre alla destra di chi entra, mentre la torre a sinistra e i muri di collegamento vennero aggiunti in seguito.