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Nuraghe Cannevrau

A 3 km esatti in linea d’aria dal nuraghe Serra Madau, sulla sommità di un’altra altura, si erge un altro nuraghe interessante, il nuraghe Cannevrau (o Cann’e Frau), in territorio di San Vito.
Si tratta probabilmente di un nuraghe complesso, anche se i crolli non lasciano indovinare molto. È ben visibile la torre centrale, svettata e con due nicchie, una grande e una più piccola.
Non abbiamo trovato bibliografia a riguardo. Di fronte è facilmente osservabile una classica pinnetta, nonché altri segni di costruzioni più recenti del nuraghe.

Nuraghe Cannevrau

Il Nuraghe Cannevrau si trova su una collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata. Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna.
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”. (notizie di Archeo Sarrabus)

Nuraghe Cannevrau

Il Nuraghe Cannevrau si trova su una collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata. Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna.
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”. (notizie di Archeo Sarrabus)

Nuraghe Cannevrau

Il Nuraghe Cannevrau si trova su una collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata. Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna.
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”. (notizie di Archeo Sarrabus)

Nuraghe Cannevrau

Il Nuraghe Cannevrau si trova su una collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata. Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna.
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”. (notizie di Archeo Sarrabus)

Nuraghe Cannevrau

Su una dolce collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un’altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Anche questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata a “corti”(recinto). Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un’altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna;
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”;
Nonostante il suo riutilizzo abbia quasi cancellato il sito originale, il risultato della stratificazione dei suoi utilizzi nel tempo, la continuità nell’uso dei materiali, la perfetta sintonia tra le strutture originali e le successive, il panorama che lo circonda lo rendono un luogo affascinante ed attrattivo.

Nuraghe Cannevrau

Su una dolce collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un’altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Anche questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata a “corti”(recinto). Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un’altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna;
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”;
Nonostante il suo riutilizzo abbia quasi cancellato il sito originale, il risultato della stratificazione dei suoi utilizzi nel tempo, la continuità nell’uso dei materiali, la perfetta sintonia tra le strutture originali e le successive, il panorama che lo circonda lo rendono un luogo affascinante ed attrattivo.

Nuraghe Cannevrau

Su una dolce collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un’altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Anche questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata a “corti”(recinto). Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un’altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna;
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”;
Nonostante il suo riutilizzo abbia quasi cancellato il sito originale, il risultato della stratificazione dei suoi utilizzi nel tempo, la continuità nell’uso dei materiali, la perfetta sintonia tra le strutture originali e le successive, il panorama che lo circonda lo rendono un luogo affascinante ed attrattivo.

Nuraghe Cannevrau

Su una dolce collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un’altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Anche questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata a “corti”(recinto). Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un’altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna;
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”;
Nonostante il suo riutilizzo abbia quasi cancellato il sito originale, il risultato della stratificazione dei suoi utilizzi nel tempo, la continuità nell’uso dei materiali, la perfetta sintonia tra le strutture originali e le successive, il panorama che lo circonda lo rendono un luogo affascinante ed attrattivo.

Nuraghe Cannevrau

Su una dolce collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un’altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Anche questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata a “corti”(recinto). Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un’altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna;
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”;
Nonostante il suo riutilizzo abbia quasi cancellato il sito originale, il risultato della stratificazione dei suoi utilizzi nel tempo, la continuità nell’uso dei materiali, la perfetta sintonia tra le strutture originali e le successive, il panorama che lo circonda lo rendono un luogo affascinante ed attrattivo.

Nuraghe Cannevrau

Su una dolce collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un’altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Anche questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata a “corti”(recinto). Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un’altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna;
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”;
Nonostante il suo riutilizzo abbia quasi cancellato il sito originale, il risultato della stratificazione dei suoi utilizzi nel tempo, la continuità nell’uso dei materiali, la perfetta sintonia tra le strutture originali e le successive, il panorama che lo circonda lo rendono un luogo affascinante ed attrattivo.

Nuraghe Cannevrau

Su una dolce collina tra su “Riu sa Cannedda” e su “Riu Cannevrau”, ad un’altitudine di mt 164 s.l.m., facilmente raggiungibile attraverso una strada che parte dalla chiesa campestre di “San Giorgio” ai piedi del “Monte Lora”. Anche questa zona è stata interessata nel secolo scorso da attività minerarie di cui resta qualche traccia anche nel sito in questione;
Della struttura originale è difficilissimo comprenderne la pianta per il riadattamento ad ovile operato nel tempo. Resta la traccia di una torre, probabilmente la centrale, anch’essa riadattata a “corti”(recinto). Al suo interno è visibile una nicchia di grandi dimensioni ed un’altra più piccola. Il lato dell’ingresso è stato ricostruito quindi difficile da decifrare. Sul lato ovest dell’opera muraria si intravede, coperto di detriti, un vano che potrebbe riferirsi ad una scalinata interna;
Come detto la zona è stata oggetto di estrazione mineraria e sulla cima della torre rimasta è stato posizionato un cippo che segnalava il confine della concessione. Interessante la lettera “D” scolpita ed un simbolo che ritrae un martello ed una picozza. Simbolo che ritroviamo spesso nel villaggio minerario di “Monte Narba”;
Nonostante il suo riutilizzo abbia quasi cancellato il sito originale, il risultato della stratificazione dei suoi utilizzi nel tempo, la continuità nell’uso dei materiali, la perfetta sintonia tra le strutture originali e le successive, il panorama che lo circonda lo rendono un luogo affascinante ed attrattivo.