Il complesso archeologico di Cuccurada sorge sulla punta meridionale del tavolato basaltico mogorese di “Sa Struvina”, in posizione di ampio dominio sulla piana del Campidano e sulla valle del Rio Mogoro. Le attività di scavo effettuatesi dal 1994 ad oggi hanno evidenziato la presenza di strutture monumentali riferibili a diversi periodi: una muraglia megalitica, una struttura ciclopica a pianta ellittica (Cuccurada A), riferibili all’Eneolitico evoluto (Cultura Monte Claro 2700 – 2200 a.C.)
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Il complesso archeologico di Cuccurada sorge sulla punta meridionale del tavolato basaltico mogorese di “Sa Struvina”, in posizione di ampio dominio sulla piana del Campidano e sulla valle del Rio Mogoro. Le attività di scavo effettuatesi dal 1994 ad oggi hanno evidenziato la presenza di strutture monumentali riferibili a diversi periodi: una muraglia megalitica, una struttura ciclopica a pianta ellittica (Cuccurada A), riferibili all’Eneolitico evoluto (Cultura Monte Claro 2700 – 2200 a.C.)
Il complesso archeologico di Cuccurada sorge sulla punta meridionale del tavolato basaltico mogorese di “Sa Struvina”, in posizione di ampio dominio sulla piana del Campidano e sulla valle del Rio Mogoro. Le attività di scavo effettuatesi dal 1994 ad oggi hanno evidenziato la presenza di strutture monumentali riferibili a diversi periodi: una muraglia megalitica, una struttura ciclopica a pianta ellittica (Cuccurada A), riferibili all’Eneolitico evoluto (Cultura Monte Claro 2700 – 2200 a.C.)
Il complesso archeologico di Cuccurada sorge sulla punta meridionale del tavolato basaltico mogorese di “Sa Struvina”, in posizione di ampio dominio sulla piana del Campidano e sulla valle del Rio Mogoro. Le attività di scavo effettuatesi dal 1994 ad oggi hanno evidenziato la presenza di strutture monumentali riferibili a diversi periodi: una muraglia megalitica, una struttura ciclopica a pianta ellittica (Cuccurada A), riferibili all’Eneolitico evoluto (Cultura Monte Claro 2700 – 2200 a.C.)
Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.
Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.
Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.
Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.
Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.
Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.
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