Risultati della ricerca


#immagini: 6815

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi.

Domus de janas Is Forreddos

È la domus de janas di Martì (o Is Forreddos de Janas), situata nel territorio di Tonara, composta da tre camere ipogeiche e ricavata migliaia di anni fa da una roccia di quarzo.
Nell’atrio mostra divere «fossette pavimentali» probabilmente utilizzate per offerte votive.
Sparse nella pineta circostante si trovano dei monoliti (uno dei quali conosciuto come S’Abbasantera) che probabilmente avevano un utilizzo rituale.
Dall’ingresso principale, si arriva, attraverso una piccola apertura quadrata, al primo vano, preceduto da un atrio. Il primo vano è il più vasto e sta al centro della domus. È più o meno di forma circolare con una circonferenza di quasi sei metri l’altezza di 0,85 metri e la larghezza di quasi 2 metri. Dal primo vano si accede agli altri due; uno a destra con un piccolo gradino e uno di fronte. Il primo di questi due vani è più o meno di forma rettangolare mentre l’altro è invece, di forma quadrangolare.
La domus venne riportata alla luce da Antonio Taramelli tra il 1911 e il 1917.
Si appurò che essa venne riutilizzata in epoca romana per nuove sepolture, come attestano le stoviglie rinvenute in scavi successivi. (Comune di Tonara)

Nuraghe Tanca Manna

Si trova all’interno del comune di Nuoro. Non è l’unico sito nuragico presente in città, ma è l’unico scavato sistematicamente. Intorno al nuraghe sono visibili i resti di un villaggio risalente al 1600 a.C. circa (prima fase dell’età nuragica) costituito originariamente da più di 200 capanne. Notizie storiche riportano comunque la presenza, lungo la collina, di alcune Domus de Janas.

Nuraghe Tanca Manna

Si trova all’interno del comune di Nuoro. Non è l’unico sito nuragico presente in città, ma è l’unico scavato sistematicamente. Intorno al nuraghe sono visibili i resti di un villaggio risalente al 1600 a.C. circa (prima fase dell’età nuragica) costituito originariamente da più di 200 capanne. Notizie storiche riportano comunque la presenza, lungo la collina, di alcune Domus de Janas.

Nuraghe Tanca Manna

Si trova all’interno del comune di Nuoro. Non è l’unico sito nuragico presente in città, ma è l’unico scavato sistematicamente. Intorno al nuraghe sono visibili i resti di un villaggio risalente al 1600 a.C. circa (prima fase dell’età nuragica) costituito originariamente da più di 200 capanne. Notizie storiche riportano comunque la presenza, lungo la collina, di alcune Domus de Janas.