Il complesso di Sa Linnarta, un nuraghe trilobato con annesse numerose capanne e una bellissima fonte sacra, a detta degli esperti è uno dei più importanti reperti nuragici della Baronia.
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Il nuraghe è posto sul Gullei. Si tratta di un’unica enorme colata lavica di diversi chilometri. Al villaggio non si arriva facilmente perché avvolto da una fitta macchia selvatica. Il nuraghe è un trilobato di cui si vedono le murature. Per almeno uno due ettari intorno si sviluppa il villaggio, con fornace, pozzo e altro ancora. Dalla cima delle torri si domina tutto il territorio e la costa sino alle falesie di Mariolu verso sud e sino a Cala Ginepro verso nord.
Il nuraghe è posto sul Gullei. Si tratta di un’unica enorme colata lavica di diversi chilometri. Al villaggio non si arriva facilmente perché avvolto da una fitta macchia selvatica. Il nuraghe è un trilobato di cui si vedono le murature. Per almeno uno due ettari intorno si sviluppa il villaggio, con fornace, pozzo e altro ancora. Dalla cima delle torri si domina tutto il territorio e la costa sino alle falesie di Mariolu verso sud e sino a Cala Ginepro verso nord.
Il complesso di Sa Linnarta, un nuraghe trilobato con annesse numerose capanne e una bellissima fonte sacra, a detta degli esperti è uno dei più importanti reperti nuragici della Baronia.
Sorge a Sud rispetto a Cutinas, tant’è che si intravede la Tomba dei giganti omonima.
Si possono osservare tre ambienti, adibiti a difesa e posto di guardia, con un allineamento NW-SE, posti tra due piccole cime granitiche collegate da numerosi tratti di muratura.
Gli ambienti laterali sono presumibilmente di epoca nuragica, considerando lo spessore murario di ca. 140 cm e la pianta rotondeggiante, mentre quello centrale appartiene probabilmente ad epoca successiva, data la pianta rettangolare, costruita utilizzando i conci delle costruzioni preesistenti. (Comune di Onifai)
Sorge a Sud rispetto a Cutinas, tant’è che si intravede la Tomba dei giganti omonima.
Si possono osservare tre ambienti, adibiti a difesa e posto di guardia, con un allineamento NW-SE, posti tra due piccole cime granitiche collegate da numerosi tratti di muratura.
Gli ambienti laterali sono presumibilmente di epoca nuragica, considerando lo spessore murario di ca. 140 cm e la pianta rotondeggiante, mentre quello centrale appartiene probabilmente ad epoca successiva, data la pianta rettangolare, costruita utilizzando i conci delle costruzioni preesistenti. (Comune di Onifai)
Sorge a Sud rispetto a Cutinas, tant’è che si intravede la Tomba dei giganti omonima.
Si possono osservare tre ambienti, adibiti a difesa e posto di guardia, con un allineamento NW-SE, posti tra due piccole cime granitiche collegate da numerosi tratti di muratura.
Gli ambienti laterali sono presumibilmente di epoca nuragica, considerando lo spessore murario di ca. 140 cm e la pianta rotondeggiante, mentre quello centrale appartiene probabilmente ad epoca successiva, data la pianta rettangolare, costruita utilizzando i conci delle costruzioni preesistenti. (Comune di Onifai)
La Tomba dei Giganti si trova nella piana di Cutinas, zona di confine tra il granito e la colata basaltica.
Il monumento in oggetto è l’unica Tomba dei giganti ritrovata nel territorio di Onifai; si possono ancora distinguere il corridoio interno, libero da terra e detriti, parte dell’originaria esedra, che inizia dall’esterno con due angoli ottusi e opposti e in alcuni tratti si intravede il doppio paramento.
La pianta del corridoio, con orientamento SE e pendenza verso l’entrata, presenta la strozzatura a collo di bottiglia; i materiali usati sono il granito per i conci posti all’ingresso e il basalto nella restante costruzione. Vicino alla tomba è stato trovato quello che ipoteticamente poteva essere il portello di chiusura, o forse uno dei lastroni interni in granito dell’abside. (Comune di Onifai)
La Tomba dei Giganti si trova nella piana di Cutinas, zona di confine tra il granito e la colata basaltica.
Il monumento in oggetto è l’unica Tomba dei giganti ritrovata nel territorio di Onifai; si possono ancora distinguere il corridoio interno, libero da terra e detriti, parte dell’originaria esedra, che inizia dall’esterno con due angoli ottusi e opposti e in alcuni tratti si intravede il doppio paramento.
La pianta del corridoio, con orientamento SE e pendenza verso l’entrata, presenta la strozzatura a collo di bottiglia; i materiali usati sono il granito per i conci posti all’ingresso e il basalto nella restante costruzione. Vicino alla tomba è stato trovato quello che ipoteticamente poteva essere il portello di chiusura, o forse uno dei lastroni interni in granito dell’abside. (Comune di Onifai)
Posta tra la zona di Sas Pireddas a Est e Riu Mortu a Sud, la Domus di Istiolai è una conca scavata in un monolite granitico, costituita da un atrio e da una camera sepolcrale a base tondeggiante, quest’ultima presenta una piccola fossetta non naturale ricavata nel pavimento, utilizzata probabilmente per le offerte votive. L’entrata ha un orientamento Nord-Nord-Ovest, la lavorazione si presenta molto accurata, soprattutto nell’ingresso.
Posta tra la zona di Sas Pireddas a Est e Riu Mortu a Sud, la Domus di Istiolai è una conca scavata in un monolite granitico, costituita da un atrio e da una camera sepolcrale a base tondeggiante, quest’ultima presenta una piccola fossetta non naturale ricavata nel pavimento, utilizzata probabilmente per le offerte votive. L’entrata ha un orientamento Nord-Nord-Ovest, la lavorazione si presenta molto accurata, soprattutto nell’ingresso.
Posta tra la zona di Sas Pireddas a Est e Riu Mortu a Sud, la Domus di Istiolai è una conca scavata in un monolite granitico, costituita da un atrio e da una camera sepolcrale a base tondeggiante, quest’ultima presenta una piccola fossetta non naturale ricavata nel pavimento, utilizzata probabilmente per le offerte votive. L’entrata ha un orientamento Nord-Nord-Ovest, la lavorazione si presenta molto accurata, soprattutto nell’ingresso.