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Domus de Janas di Baldedu

Gioiello tra i gioielli dello scrigno dei beni archeologici del nostro comune di Chiaramonti. E” una Domus che ancora il grembo di Madre Terra conserva intatta. A vista solo l”anticella ricchissima di petroglifi di rara bellezza. mu

Domus de Janas Badu de Muzeres

Si tratta di Domos appartenenti a quelle ad architettura complessa. Lo sviluppo degli ambienti non è dato di comprendere in quanto Madre Terra conserva quasi per intero il sito. L”accesso è permesso dal crollo della volta di una delle camere. All”interno si notano evidenti particolari costruttivi, accessori e petroglifi. Mu

Dolmen di Corrales

Gioiello tra i gioielli dello scrigno dei beni archeologici del nostro comune di Chiaramonti. E” una Domus che ancora il grembo di Madre Terra conserva intatta. A vista solo l”anticella ricchissima di petroglifi di rara bellezza. mu

Complesso nuragico di Punta de S’Arroccu

La fortezza nuragica di “Punta de s’Arroccu” si trova precisamente nella regione molto ampia denominata “Elighia”, proprio nel crinale di “Sassu Altu ad una quota di metri 598 s.l.m. quando questo guarda nel sottostante territorio di “su Campu de Othieri”. La sua imponenza in termini di sviluppo e dei grossi monoliti che la costituiscono, ne fa un esempio di opera militare ciclopica. E’ di forma abbastanza irregolare e il muro di cinta che la costituisce, largo dai tre ai quattro metri, non segue un disegno regolare, ma, da l’impressione che voglia unire tutti gli spuntoni di roccia esistenti in natura, inglobandoli in un unico insieme. I grandi massi poligonali di trachite sono sistemati organicamente tra pietre più piccole talora bene sbozzate.

Complesso nuragico di Punta de S’Arroccu

La fortezza nuragica di “Punta de s’Arroccu” si trova precisamente nella regione molto ampia denominata “Elighia”, proprio nel crinale di “Sassu Altu ad una quota di metri 598 s.l.m. quando questo guarda nel sottostante territorio di “su Campu de Othieri”. La sua imponenza in termini di sviluppo e dei grossi monoliti che la costituiscono, ne fa un esempio di opera militare ciclopica. E’ di forma abbastanza irregolare e il muro di cinta che la costituisce, largo dai tre ai quattro metri, non segue un disegno regolare, ma, da l’impressione che voglia unire tutti gli spuntoni di roccia esistenti in natura, inglobandoli in un unico insieme. I grandi massi poligonali di trachite sono sistemati organicamente tra pietre più piccole talora bene sbozzate.