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Dolmen Su Pedrighinosu

Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)

Dolmen Su Pedrighinosu

Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)

Dolmen Su Pedrighinosu

Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)

Menhir di Tamburi

All’interno di un’azienda agro-pastorale e al centro di un ovile circolare delimitato da un muretto a secco, si erge, infisso nel terreno, un singolare ed eccezionale menhir proto-antropomorfo. Il pilastro, alto m 1,77, presenta una sommaria rappresentazione della testa distinta dal corpo sottostante dal breve colletto, e potrebbe richiamare simbolicamente l’immagine del corpo umano anche se appare piuttosto forte ed evidente il riferimento al simbolo fallico.
Si trova 500 metri a nord ovest della necropoli ipogeica di Monte Ozastru.

Menhir di Tamburi

All’interno di un’azienda agro-pastorale e al centro di un ovile circolare delimitato da un muretto a secco, si erge, infisso nel terreno, un singolare ed eccezionale menhir proto-antropomorfo. Il pilastro, alto m 1,77, presenta una sommaria rappresentazione della testa distinta dal corpo sottostante dal breve colletto, e potrebbe richiamare simbolicamente l’immagine del corpo umano anche se appare piuttosto forte ed evidente il riferimento al simbolo fallico.
Si trova 500 metri a nord ovest della necropoli ipogeica di Monte Ozastru.

Strutture archeologiche di Sa Tanca ‘e sa Mura

tutt’attorno tracce nuragiche ben evidenti come le capanne sacre ed altri ambienti tipici del periodo. In un piccolo promontorio un altro nuraghe, “Sa tanca ‘e sa Mura” e spostandoci ancora un po’, un terzo nuraghe, il “Tudera Alto”, di cui, purtroppo sono giunti a noi solo alcuni dei ciclopici filari di pietre!