Il complesso di nuraghe Urceni fu impiantato a 900 m sulla sommità di uno sperone roccioso. Manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci. Si è di fronte ad un manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci che parzialmente ne occultano la vista. (http://www.archeotaccu.it/)
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Il complesso di nuraghe Urceni fu impiantato a 900 m sulla sommità di uno sperone roccioso. Manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci. Si è di fronte ad un manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci che parzialmente ne occultano la vista. (http://www.archeotaccu.it/)
Il complesso di nuraghe Urceni fu impiantato a 900 m sulla sommità di uno sperone roccioso. Manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci. Si è di fronte ad un manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci che parzialmente ne occultano la vista. (http://www.archeotaccu.it/)
Il complesso di nuraghe Urceni fu impiantato a 900 m sulla sommità di uno sperone roccioso. Manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci. Si è di fronte ad un manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci che parzialmente ne occultano la vista. (http://www.archeotaccu.it/)
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Il complesso di nuraghe Urceni fu impiantato a 900 m sulla sommità di uno sperone roccioso. Manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci. Si è di fronte ad un manufatto architettonico ben conservato, di gran pregio per la sapiente simbiosi tra elemento costruttivo e elemento naturale. Nell’area sorgono diverse piante di lecci che parzialmente ne occultano la vista. (http://www.archeotaccu.it/)
Durante la costruzione venne trovata una vena d’acqua al di sotto che permette alla domus di essere sempre piena d’acqua, anche in periodi di siccità. Per questo motivo divenne un tempio dedicato alla fertilità, tant’è che venne scolpito nella roccia, attorno all’apertura della domus, l’organo riproduttivo femminile e, al di sopra di questo, l’organo riproduttivo maschile. Questi sono collegati da una canaletta incisa nella roccia, posta a asignificare la fecondazione.
Durante la costruzione venne trovata una vena d’acqua al di sotto che permette alla domus di essere sempre piena d’acqua, anche in periodi di siccità. Per questo motivo divenne un tempio dedicato alla fertilità, tant’è che venne scolpito nella roccia, attorno all’apertura della domus, l’organo riproduttivo femminile e, al di sopra di questo, l’organo riproduttivo maschile. Questi sono collegati da una canaletta incisa nella roccia, posta a asignificare la fecondazione.
Durante la costruzione venne trovata una vena d’acqua al di sotto che permette alla domus di essere sempre piena d’acqua, anche in periodi di siccità. Per questo motivo divenne un tempio dedicato alla fertilità, tant’è che venne scolpito nella roccia, attorno all’apertura della domus, l’organo riproduttivo femminile e, al di sopra di questo, l’organo riproduttivo maschile. Questi sono collegati da una canaletta incisa nella roccia, posta a asignificare la fecondazione.
Durante la costruzione venne trovata una vena d’acqua al di sotto che permette alla domus di essere sempre piena d’acqua, anche in periodi di siccità. Per questo motivo divenne un tempio dedicato alla fertilità, tant’è che venne scolpito nella roccia, attorno all’apertura della domus, l’organo riproduttivo femminile e, al di sopra di questo, l’organo riproduttivo maschile. Questi sono collegati da una canaletta incisa nella roccia, posta a asignificare la fecondazione.
Durante la costruzione venne trovata una vena d’acqua al di sotto che permette alla domus di essere sempre piena d’acqua, anche in periodi di siccità. Per questo motivo divenne un tempio dedicato alla fertilità, tant’è che venne scolpito nella roccia, attorno all’apertura della domus, l’organo riproduttivo femminile e, al di sopra di questo, l’organo riproduttivo maschile. Questi sono collegati da una canaletta incisa nella roccia, posta a asignificare la fecondazione.
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