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Tomba a struttura mista costituita da un antico ipogeo pluricellulare prenuragico modificato secondo lo schema delle tombe di giganti di epoca nuragica mediante l’integrazione di una stele centinata monolitica (alt. mt 3,60) provvista di portello centrale e dell’esedra ottenuta sagomando il bancone di roccia
Tomba a struttura mista costituita da un antico ipogeo pluricellulare prenuragico modificato secondo lo schema delle tombe di giganti di epoca nuragica mediante l’integrazione di una stele centinata monolitica (alt. mt 3,60) provvista di portello centrale e dell’esedra ottenuta sagomando il bancone di roccia
Il Macigno scritto, scolpito.
tomba di Gigante in località Santu Micheli la cui stele è circoscritta, appunto, da una cornice a basso rilievo.
Il Macigno scritto, scolpito.
tomba di Gigante in località Santu Micheli la cui stele è circoscritta, appunto, da una cornice a basso rilievo.
Il Macigno scritto, scolpito.
tomba di Gigante in località Santu Micheli la cui stele è circoscritta, appunto, da una cornice a basso rilievo.
La tomba è costruita in opera isodoma con fronte a filari. Il corpo tombale, tozzo e simmetrico, absidato, si rastrema leggermente ad ampia esedra semicircolare marginata da sedili, esposta a SSE. Del monumento, in basalto del luogo, si conservano il filare di base del corpo centrale e del vano funerario, parte delle lastre di base del prospetto e del bancone sedile e buona parte della copertura estradossale ad archi monolitici. Numerosi conci sono stati riutilizzati come materiale costruttivo per i muri di recinzione del fondo. comune.scanodimontiferro.or
La tomba è costruita in opera isodoma con fronte a filari. Il corpo tombale, tozzo e simmetrico, absidato, si rastrema leggermente ad ampia esedra semicircolare marginata da sedili, esposta a SSE. Del monumento, in basalto del luogo, si conservano il filare di base del vano funerario, parte delle lastre di base del prospetto e del bancone sedile e buona parte della copertura estradossale ad archi monolitici.
La tomba è costruita in opera isodoma con fronte a filari. Il corpo tombale, tozzo e simmetrico, absidato, si rastrema leggermente ad ampia esedra semicircolare marginata da sedili, esposta a SSE. Del monumento, in basalto del luogo, si conservano il filare di base del vano funerario, parte delle lastre di base del prospetto e del bancone sedile e buona parte della copertura estradossale ad archi monolitici.
La Tomba dei giganti di San Liberno – che peraltro è perfettamente orientata verso l’alba del solstizio d’inverno – non è che una delle tante emergenze archeologiche presenti nel comune di Sarroch. Monumento purtroppo violato da un palo della rete elettrica