Si tratta di un sarcofago simile a quelli di su Cannau e di sos Terrelas. Pronto per una sepoltura, o semplicemente pronto per essere portato al commitente? Periodo romano o semplicemente medievale? O appartenente al periodo di epoca giudicale al patrimonio personale o familiare di uno dei giudici o re di Torres o del Logudoro.
#immagini: 34676
Si tratta di un sarcofago simile a quelli di su Cannau e di sos Terrelas. Pronto per una sepoltura, o semplicemente pronto per essere portato al commitente? Periodo romano o semplicemente medievale? O appartenente al periodo di epoca giudicale al patrimonio personale o familiare di uno dei giudici o re di Torres o del Logudoro.
Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Su una collinetta della strada provinciale Atzàra-Belvì si è riscontrata la presenza di blocchi in granito, quasi del tutto interrati e disposti in maniera circolare, che si presume appartengano ad un nuraghe.
Il monumento, a pianta subcircolare, è sito quasi alla sommità di un ripido e boscoso rilievo, attualmente utilizzato per il pascolo. Si conservano tre blocchi dello stipite sinistro dell’ingresso, orientato a Nord e due, di quello destro. Il nuraghe, costruito in rozza opera poligonale con frequente uso di zeppe, è costituito da blocchi in granito di medie e grandi dimensioni, appena sbozzati.
Situato sulle pendici della collina di Còrongiu Sènes. Ha sviluppo longitudinale. ambienti realizzati in progressiva sopraelevazione dall’ingesso verso l’interno e consistenti in un anticela e due cellette con ingressi quasi perfettamente in asse. Si accede alla domus da un’apertura di luce ellittica. La prima cella ha pianta sub rettangolare,dove sono evidenti le tracce di lavorazione consistenti in lievi solcature verticali.La seconda cella di forma subellittica con tracce di lavorazione.
Ciò che resta del probabile nuraghe poggia su un affioramento roccioso granitico, di cui, molto probabilmente, qualche tratto doveva essere incluso nel paramento murario. Attualmente si conserva solo in pianta un mezzo giro di blocchi granitici, appena sbozzati, di medie e grandi dimensioni. alla base dell’affioramento roccioso, a quota lievemente inferiore, due brevi tratti di muro, la cui funzione, a causa dello stato di conservazione del monumento, non è precisabile.
Il nuraghe, localizzato in un territorio adibito al pascolo, si presenta completamente coperto dalla vegetazione. A causa delle condizioni cui il nuraghe versa, è stato per noi impossibile riuscire a decifrarne il tipo, e la possibile presenza di un accesso o di un architrave.
Il nuraghe, sito in territorio adibito al pascolo e in parte alla culture viticole si presenta irrimediabilmente distrutto a causa degli scavi clandestini che hanno interessato l’area. E’ possibile osservarne solo un breve tratto di muro che però non ci permette di definirne ulteriormente dimensioni e tipo di costruzione
A pianta subtrapezoidale, si erge su un’emergenza granitica. E’ costruito con blocchi granitici di grandi dimensioni, posti in opera poligonale. L’unico blocco ben lavorato risulta essere l’architrave, a sezione sub triangolare sagomato in modo tale da deviare sugli stipiti le spinte delle strutture sovrastanti. Nei lati più accessibili, cioè ad Ovest e ad Est il nuraghe è racchiuso da una cortina, di cui si conserva, per 17m circa il tratto del lato Ovest.
Nuraghe immerso nella vegetazione. nelle vicinanze è presente l’omonima sepoltura nuragica. Del monumento, nel lato Ovest, è ancora parzialmente visibile un breve tratto di muro tangente alla torre principale mentre, nella pianta, è possibile osservare l’andamento del perimetro esterno. L’ingresso alla torre è architravato, con luce a sezione trapezoidale, ed immette in un andito con copertura a solaio piano.
Il Nuraghe, localizzato in un territorio adibito al pascolo su un’ emergenza granitica, si presenta irrimediabilmente distrutto. E’ ancora possibile osservarne l’ingresso architravato all’interno del quale è presente il materiale di crollo. Mentre, per quanto riguarda la camera, sempre a causa dello stato di crollo cui il Nuraghe è interessato, è possibile individuarne solo un breve tratto sulla parte settentrionale.