Il monumento mostra un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto. È stato dichiarato nel 1997 dall”UNESCO patrimonio dell”umanità. Il complesso presenta varie fasi costruttive caratterizzate dall”uso della pietra locale: il basalto della Giara, che prevale largamente, e la marna calcarea.
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Il monumento mostra un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto. È stato dichiarato nel 1997 dall”UNESCO patrimonio dell”umanità. Il complesso presenta varie fasi costruttive caratterizzate dall”uso della pietra locale: il basalto della Giara, che prevale largamente, e la marna calcarea.
Nuraghe singolare. Più che un nuraghe, si può dire che sia una torretta nuragica, in quanto il monumento è privo di camera. E’ provvisto solo di una scala,ancora in buono stato di conservazione che conduce alla terrazza. L’ingresso conduce in un “aborto” di camera, dove è presente la roccia nuda alla quale il monumento è stato addossato.
Nuraghe singolare. Più che un nuraghe, si può dire che sia una torretta nuragica, in quanto il monumento è privo di camera. E’ provvisto solo di una scala,ancora in buono stato di conservazione che conduce alla terrazza. L’ingresso conduce in un “aborto” di camera, dove è presente la roccia nuda alla quale il monumento è stato addossato.
Nuraghe singolare. Più che un nuraghe, si può dire che sia una torretta nuragica, in quanto il monumento è privo di camera. E’ provvisto solo di una scala,ancora in buono stato di conservazione che conduce alla terrazza. L’ingresso conduce in un “aborto” di camera, dove è presente la roccia nuda alla quale il monumento è stato addossato.
Nuraghe singolare. Più che un nuraghe, si può dire che sia una torretta nuragica, in quanto il monumento è privo di camera. E’ provvisto solo di una scala,ancora in buono stato di conservazione che conduce alla terrazza. L’ingresso conduce in un “aborto” di camera, dove è presente la roccia nuda alla quale il monumento è stato addossato.
Nuraghe singolare. Più che un nuraghe, si può dire che sia una torretta nuragica, in quanto il monumento è privo di camera. E’ provvisto solo di una scala,ancora in buono stato di conservazione che conduce alla terrazza. L’ingresso conduce in un “aborto” di camera, dove è presente la roccia nuda alla quale il monumento è stato addossato.
La necropoli è costituita da 18 domus de janas, scavate su tre livelli orizzontali sovrapposti a partire dalla linea basale del costone, per un’altezza massima di m 3 sul piano di campagna. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi hanno consentito di datare le sepolture ad un periodo compreso tra il Neolitico finale (cultura di San Michele, 3200-2800 a.C.) e il Bronzo antico (cultura di Bonnanaro, 1800-1600 a.C.).
La necropoli è costituita da 18 domus de janas, scavate su tre livelli orizzontali sovrapposti a partire dalla linea basale del costone, per un’altezza massima di m 3 sul piano di campagna. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi hanno consentito di datare le sepolture ad un periodo compreso tra il Neolitico finale (cultura di San Michele, 3200-2800 a.C.) e il Bronzo antico (cultura di Bonnanaro, 1800-1600 a.C.).
La necropoli è costituita da 18 domus de janas, scavate su tre livelli orizzontali sovrapposti a partire dalla linea basale del costone, per un’altezza massima di m 3 sul piano di campagna. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi hanno consentito di datare le sepolture ad un periodo compreso tra il Neolitico finale (cultura di San Michele, 3200-2800 a.C.) e il Bronzo antico (cultura di Bonnanaro, 1800-1600 a.C.).
La necropoli è costituita da 18 domus de janas, scavate su tre livelli orizzontali sovrapposti a partire dalla linea basale del costone, per un’altezza massima di m 3 sul piano di campagna. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi hanno consentito di datare le sepolture ad un periodo compreso tra il Neolitico finale (cultura di San Michele, 3200-2800 a.C.) e il Bronzo antico (cultura di Bonnanaro, 1800-1600 a.C.).
La necropoli è costituita da 18 domus de janas, scavate su tre livelli orizzontali sovrapposti a partire dalla linea basale del costone, per un’altezza massima di m 3 sul piano di campagna. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi hanno consentito di datare le sepolture ad un periodo compreso tra il Neolitico finale (cultura di San Michele, 3200-2800 a.C.) e il Bronzo antico (cultura di Bonnanaro, 1800-1600 a.C.).