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Goni complesso archeologico di Pranu Mutteddu

Esteso 200 mila metri quadri e immerso in lussureggianti querce da sughero e macchia mediterranea delle colline del Gerrei, è uno dei più suggestivi e importanti siti archeologici della Sardegna interna. A pochi chilometri dall’abitato di Goni, lungo la provinciale per Cagliari (ad appena mezz’ora dal capoluogo), ammirerai il parco di Pranu Muttedu, un’estesa piattaforma arenacea e scistosa dove sorge un vasto complesso monumentale prenuragico, ‘diviso’ in più agglomerati. A nord, in località su Crancu, c’è l’agglomerato di capanne di riferimento della necropoli. A sud del villaggio, si trovano i sepolcreti di Pranu Muttedu e di Nuraxeddu, eccezionalmente attorniati da folti gruppi di menhir, in coppie, in allineamento o all’interno delle stesse tombe, e da costruzioni rotonde di probabile carattere sacrale. Ancora più a sud sorge scavata in roccione, la necropoli a domus de Janas di Genna Accas con tre circoli tombali. Altre strutture affiorano in zona: particolarmente interessanti i resti del dolmen ad allée couverte di Baccoi. L’eccezionalità del sito deriva anche dalla più alta concentrazione di menhir che si conosca in Sardegna: circa 60, distribuiti variamente, in coppia, in allineamenti, in piccoli gruppi, talora nelle stesse architetture tombali. Sono del tipo ‘protoantropomorfo’, a forma ogivale e superficie anteriore piana.

I sepolcri sono costituiti da due o tre anelli concentrici di pietre, talvolta con paramento gradonato per sostenere il tumulo. Al centro, la camera funeraria, alla quale accederai tramite un corridoio formato da lastroni ortostatici, coperti a piattabanda. Le celle interne sono circolari o allungate, in base a quante sepolture ospitassero. Le coperture erano tabulari o a pseudovolta. La grandiosa tomba II presenta ingresso, anticella e cella funeraria scavati in due distinti blocchi rocciosi accuratamente adagiati e predisposti: per fine lavorazione e disegno architettonico richiamano le sepolture a domus de Janas. Gli scavi hanno restituito vasetti miniaturistici, punte di freccia in ossidiana e vari altri oggetti, tra cui un pugnaletto in selce e un’accettina in pietra bianca. Dai manufatti si fa risalire il complesso al Neolitico recente (3200-2800 a.C) con ‘inserimenti’ tardivi sino al 2600 a.C.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Nuraghe Nuraceddeu

Il nuraghe Nuraceddeu, mostra una curiosa pietra lavorata e sagomata in modo tale, da realizzare il raccordo tra la parte rettilinea del bastione e una delle torri nuragiche.
Si tratta di un vero e proprio “pezzo speciale nuragico” da costruzione.
Questo nuraghe, che potrebbe riservare altre cose interessanti, si trova nel territorio di Gesturi.
Percorrendo la strada (SS197) che da Barumini verso Gesturi, quasi alla fine di un lungo rettilineo, si scorge, sulla sinistra, la bella muraglia del nuraghe Nuraceddeu, arroccato sui primi rilievi delle pendici della giara di Gesturi.
Bisogna fare un tratto in salita sui campi coltivati per poterlo osservare da vicino.
Il bastione del nuraghe presenta una muratura realizzata con pietre ben lavorate.
Dal nuraghe si apprezza una bellissima vista verso valle: ai suoi piedi si vedono i fertili terreni della Marmilla e, poco distanti, verso Sud-Ovest gli importanti nuraghi complessi di Barumini: Su Nuraxi e Su Nuraxi de Crèsia.

Nuraghe Nuraceddeu

Il nuraghe Nuraceddeu, mostra una curiosa pietra lavorata e sagomata in modo tale, da realizzare il raccordo tra la parte rettilinea del bastione e una delle torri nuragiche.
Si tratta di un vero e proprio “pezzo speciale nuragico” da costruzione.
Questo nuraghe, che potrebbe riservare altre cose interessanti, si trova nel territorio di Gesturi.
Percorrendo la strada (SS197) che da Barumini verso Gesturi, quasi alla fine di un lungo rettilineo, si scorge, sulla sinistra, la bella muraglia del nuraghe Nuraceddeu, arroccato sui primi rilievi delle pendici della giara di Gesturi.
Bisogna fare un tratto in salita sui campi coltivati per poterlo osservare da vicino.
Il bastione del nuraghe presenta una muratura realizzata con pietre ben lavorate.
Dal nuraghe si apprezza una bellissima vista verso valle: ai suoi piedi si vedono i fertili terreni della Marmilla e, poco distanti, verso Sud-Ovest gli importanti nuraghi complessi di Barumini: Su Nuraxi e Su Nuraxi de Crèsia.