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Nuraghe Siliqua

Il nuraghe, in scisto, costruito con blocchi quadrangolari disposti a filari regolari, messi in opera con uno strato di argilla di color ocra, è costituito da una torre principale e da un ambiente affiancato, unito alla prima da una breve cortina muraria. Nel paramento murario interno della torre si notano vari vuoti che dovevano servire per l”incastro di un soppalco ligneo. Ai piedi di questo nuraghe sono ubicate le capanne del villaggio nuragico.

Nuraghe Fanebas

Villaggio nuragico mai oggetto di studi e di scavi posto all’interno del parco di Gutturu Mannu, Enclave amministrativo di Assemini, in sinistra idraulica, di fronte alle fonti omonime. Totalmente avvolto dal bosco di lecci, risulta pressoché invisibile dall’esterno

Nuraghe Fanebas

Villaggio nuragico mai oggetto di studi e di scavi posto all’interno del parco di Gutturu Mannu, Enclave amministrativo di Assemini, in sinistra idraulica, di fronte alle fonti omonime. Totalmente avvolto dal bosco di lecci, risulta pressoché invisibile dall’esterno

Nuraghe Fanebas

Villaggio nuragico mai oggetto di studi e di scavi posto all’interno del parco di Gutturu Mannu, Enclave amministrativo di Assemini, in sinistra idraulica, di fronte alle fonti omonime. Totalmente avvolto dal bosco di lecci, risulta pressoché invisibile dall’esterno

Nuraghe Scandariu o Scandarinu

Costruito su una altura, da cui domina il territorio, è possibile vederlo percorrendo i tornanti della SP 6. Si tratta di un monotorre con un diametro di base di circa 10 m, edificato con blocchi di scisto. Parte della muratura, a sud, è crollata e l’ingresso, sempre a sud, è ogivale e da accesso alla camera interna, sprovvista della copertura a tholos, in essa è visibile una nicchia.

Comune: ARMUNGIA
Prov: Cagliari
Autore:
Codice Geo: NUR4415
> Scheda Geoportale
Nuraghe Armungia da Lorenzo Muntoni

Il nuraghe, databile all’età del Bronzo medio (XV-XIV secolo a.C.), ha struttura monotorre e forma tronco-conica con diametro di dodici metri e un’altezza residua di dieci metri. È realizzato con blocchi di scisto calcareo ben lavorati e disposti in file culminanti in una falsa cupola (tholos) svettata, ossia senza alcuni filari che la completavano. L’ingresso immette in un corridoio lungo quattro metri, come lo spessore murario, che porta alla camera principale, circolare con diametro di oltre cinque metri.