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Nuraghe Pirastu

La pianta è irregolare, l’ingresso rivolto a sud-est come nella maggior parte dei siti visitati. Sulla parete sinistra del corridoio di ingresso si trova una nicchia in cui sono presenti alcune pietre posizionate in orizzontale che fanno pensare ad una scala. La stanza è irregolare, probabilmente riadattata in epoca più recente. Il materiale di costruzione è granito locale, i massi utilizzati sono di media dimensioni e la realizzazione dei filari è abbastanza regolare. Raggiungerlo non è difficoltoso, un sentiero ben curato passa vicino a quattro nuraghi, tra cui questo.

Domus de janas S’Acqua Salida o Pranu Efis

Necropoli costituita da domus de janas del tipo a proiezione orizzontale e a pozzetto (1, 2, 3, 4), l”altra da domus a pozzetto (5, 6, 7). Particolarmente notevole la tomba 1, risultato di diverse fasi costruttive: originariamente del tipo a pozzetto con anticella e grande cella, poi dotata di un lungo corridoio d”accesso al posto del pozzetto ed ampliata sulla destra della grande cella, annettendo tre camerette sepolcrali di una confinante sepoltura.

Tomba di giganti di Bingia ‘e Monti

La tomba ipogeico-megalitica è sicuramente il monumento più importante del complesso di Bingia ‘e Monti. La struttura è di tipo misto, con una parte antistante di forma irregolarmente quadrangolare.
L’importanza e l’unicità di questa tomba sono date soprattutto dalla stratigrafia che mostra i momenti di passaggio tra Monte Claro, Campaniforme e Bonnanaro, dall’Eneolitico al Bronzo Antico che sono ancora oggetto di discussione tra i ricercatori.
Ha una formula architettonica originale, a metà tra l’ipogeismo ed il megalitismo.
È stata interpretata perciò come una probabile domu de janas
nel suo primo impianto, questa sarebbe poi crollata e successivamente ristrutturata sulla fronte, con l’addossamento di una struttura megalitica d’ingresso.
Al suo interno furono rinvenuti diversi resti scheletrici.

Tomba di giganti di Bingia ‘e Monti

La tomba ipogeico-megalitica è sicuramente il monumento più importante del complesso di Bingia ‘e Monti. La struttura è di tipo misto, con una parte antistante di forma irregolarmente quadrangolare.
L’importanza e l’unicità di questa tomba sono date soprattutto dalla stratigrafia che mostra i momenti di passaggio tra Monte Claro, Campaniforme e Bonnanaro, dall’Eneolitico al Bronzo Antico che sono ancora oggetto di discussione tra i ricercatori.
Ha una formula architettonica originale, a metà tra l’ipogeismo ed il megalitismo.
È stata interpretata perciò come una probabile domu de janas
nel suo primo impianto, questa sarebbe poi crollata e successivamente ristrutturata sulla fronte, con l’addossamento di una struttura megalitica d’ingresso.
Al suo interno furono rinvenuti diversi resti scheletrici.