Dalle acque dell’omonimo lago artificiale del Sulcis emergono queste Tombe dei giganti che ancora resistono al tempo.
Da notare la lavorazione della pietra e la presenza di ben 6 tombe in un’area così ridotta.
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Dalle acque dell’omonimo lago artificiale del Sulcis emergono queste Tombe dei giganti che ancora resistono al tempo.
Da notare la lavorazione della pietra e la presenza di ben 6 tombe in un’area così ridotta.
Dalle acque dell’omonimo lago artificiale del Sulcis emergono queste Tombe dei giganti che ancora resistono al tempo.
Da notare la lavorazione della pietra e la presenza di ben 6 tombe in un’area così ridotta.
Dalle acque dell’omonimo lago artificiale del Sulcis emergono queste Tombe dei giganti che ancora resistono al tempo.
Da notare la lavorazione della pietra e la presenza di ben 6 tombe in un’area così ridotta.
Dalle acque dell’omonimo lago artificiale del Sulcis emergono queste Tombe dei giganti che ancora resistono al tempo.
Da notare la lavorazione della pietra e la presenza di ben 6 tombe in un’area così ridotta.
Dalle acque dell’omonimo lago artificiale del Sulcis emergono queste Tombe dei giganti che ancora resistono al tempo.
Da notare la lavorazione della pietra e la presenza di ben 6 tombe in un’area così ridotta.
Dalle acque dell’omonimo lago artificiale del Sulcis emergono queste Tombe dei giganti che ancora resistono al tempo.
Da notare la lavorazione della pietra e la presenza di ben 6 tombe in un’area così ridotta.
Sul sito sono presenti ben 2 tombe dei giganti di modeste dimensioni, spogliate in buona parte delle pietre che le componevano. Sono ancora intuibili l”esedra e la camera sepolcrale.
Sul sito sono presenti ben 2 tombe dei giganti di modeste dimensioni, spogliate in buona parte delle pietre che le componevano. Sono ancora intuibili l”esedra e la camera sepolcrale.
Sul sito sono presenti ben 2 tombe dei giganti di modeste dimensioni, spogliate in buona parte delle pietre che le componevano. Sono ancora intuibili l”esedra e la camera sepolcrale.
Costruita con massi di roccia vulcanica (trachite), presenta la struttura integra, con camera rettangolare allungata. Il corpo tombale misura mt 10,20 x 1,25/0,80, mentre l’esedra mt 14,50 di corda x 2,70).
I conci posti di coltello alla base, sono di grandi dimensioni, mentre nella parte superiore si trovano pietre più piccole. La tomba durante gli scavi dell’inizio del secolo scorso condotti dal Taramelli, presentava un’architrave a dentelli ora scomparsa. L’ingresso doveva essere sormontato da una “stele a dentelli” cioè da una pietra incisa con profonde tacche originariamente posta sopra l’architrave della quale un frammento è stato rinvenuto fra il materiale di crollo. Il monumento risulta edificato durante il bronzo Medio II, tra la fine del XV e l’inizio del XIII secolo A.C.. (Comune di Sant’Antioco)
Costruita con massi di roccia vulcanica (trachite), presenta la struttura integra, con camera rettangolare allungata. Il corpo tombale misura mt 10,20 x 1,25/0,80, mentre l’esedra mt 14,50 di corda x 2,70).
I conci posti di coltello alla base, sono di grandi dimensioni, mentre nella parte superiore si trovano pietre più piccole. La tomba durante gli scavi dell’inizio del secolo scorso condotti dal Taramelli, presentava un’architrave a dentelli ora scomparsa. L’ingresso doveva essere sormontato da una “stele a dentelli” cioè da una pietra incisa con profonde tacche originariamente posta sopra l’architrave della quale un frammento è stato rinvenuto fra il materiale di crollo. Il monumento risulta edificato durante il bronzo Medio II, tra la fine del XV e l’inizio del XIII secolo A.C.. (Comune di Sant’Antioco)