Il Nuraghe Aresti è al confine fra i territori comunali di Narbolia e di Seneghe e si trova a circa 1 Km a Nord Est di Narbolia, poco distante dalla SP 11. Si tratta di un nuraghe complesso in discreto stato di conservazione. La torre principale è accessibile e presenta un bell’ingresso con corridoio coperto ad aggetto e la tholos della camera interna integra.
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Al confine tra Narbolia e Seneghe
Al confine tra Narbolia e Seneghe
Al confine tra Narbolia e Seneghe
Il nuraghe Accas, di tipo monotorre, attualmente in discreto stato di conservazione. Il monumento non è stato scavato e sia l’ingresso che l’interno si presentano parzialmente interrati, probabilmente per un’altezza di circa 2 m rispetto al piano di calpestio originale del nuraghe.
La camera è comunque accessibile dall’ingresso principale, che ha la particolarità di essere piuttosto alto rispetto all’altezza complessiva della volta. Una volta entrati, si trova a sinistra il vano scalare, ricavato nella muratura, per salire alla terrazza, completamente interrato e inaccessibile.
All’interno della camera, lungo le pareti, sono invece appena distinguibili, perché anch’esse piene di terra, tre nicchioni.
Il nuraghe Accas, di tipo monotorre, attualmente in discreto stato di conservazione. Il monumento non è stato scavato e sia l’ingresso che l’interno si presentano parzialmente interrati, probabilmente per un’altezza di circa 2 m rispetto al piano di calpestio originale del nuraghe.
La camera è comunque accessibile dall’ingresso principale, che ha la particolarità di essere piuttosto alto rispetto all’altezza complessiva della volta. Una volta entrati, si trova a sinistra il vano scalare, ricavato nella muratura, per salire alla terrazza, completamente interrato e inaccessibile.
All’interno della camera, lungo le pareti, sono invece appena distinguibili, perché anch’esse piene di terra, tre nicchioni.
Il nuraghe Accas, di tipo monotorre, attualmente in discreto stato di conservazione. Il monumento non è stato scavato e sia l’ingresso che l’interno si presentano parzialmente interrati, probabilmente per un’altezza di circa 2 m rispetto al piano di calpestio originale del nuraghe.
La camera è comunque accessibile dall’ingresso principale, che ha la particolarità di essere piuttosto alto rispetto all’altezza complessiva della volta. Una volta entrati, si trova a sinistra il vano scalare, ricavato nella muratura, per salire alla terrazza, completamente interrato e inaccessibile.
All’interno della camera, lungo le pareti, sono invece appena distinguibili, perché anch’esse piene di terra, tre nicchioni.
Il nuraghe Accas, di tipo monotorre, attualmente in discreto stato di conservazione. Il monumento non è stato scavato e sia l’ingresso che l’interno si presentano parzialmente interrati, probabilmente per un’altezza di circa 2 m rispetto al piano di calpestio originale del nuraghe.
La camera è comunque accessibile dall’ingresso principale, che ha la particolarità di essere piuttosto alto rispetto all’altezza complessiva della volta. Una volta entrati, si trova a sinistra il vano scalare, ricavato nella muratura, per salire alla terrazza, completamente interrato e inaccessibile.
All’interno della camera, lungo le pareti, sono invece appena distinguibili, perché anch’esse piene di terra, tre nicchioni.
Le grotte di su Mannau, nel territorio di Fluminimaggiore, sono un complesso carsico ‘scolpito’ 540 milioni di anni fa e ancora ‘vivo’: le formazioni calcaree sono in continua evoluzione. L’antro s’insinua per otto chilometri nel cuore della terra con due rami principali: quello sinistro originato dal fiume Placido, con spettacolari condotti e saloni, quello destro, il maggiore e quasi ‘orizzontale’, originato dal fiume Rapido. La parte visitabile è nel primo ramo, suddivisa in archeologica e speleologica. La sala archeologica è un grande tempio ipogeo sin da epoca prenuragica: i resti di lucerne a olio, ritrovati qui, ricordano i riti del culto dell’acqua. La grotta era collegata con il vicino tempio di Antas, raggiungibile da un sentiero tracciato già dai romani. (Sardegna Turismo)
Montessu è la più imponente ed estesa necropoli di domus de janas della Sardegna meridionale Le tombe, una quarantina, sono prevalentemente del tipo a proiezione orizzontale e si diversificano per planimetria e grandezza.
Le sepolture più semplici hanno una camera circolare (m 1 di diametro) e una bassa volta curvilinea. Molte delle tombe sono decorate o presentano motivi di dubbia interpretazione
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR7009
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Montessu è la più imponente ed estesa necropoli di domus de janas della Sardegna meridionale Le tombe, una quarantina, sono prevalentemente del tipo a proiezione orizzontale e si diversificano per planimetria e grandezza.
Le sepolture più semplici hanno una camera circolare (m 1 di diametro) e una bassa volta curvilinea. Molte delle tombe sono decorate o presentano motivi di dubbia interpretazione
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR7009
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Montessu è la più imponente ed estesa necropoli di domus de janas della Sardegna meridionale Le tombe, una quarantina, sono prevalentemente del tipo a proiezione orizzontale e si diversificano per planimetria e grandezza.
Le sepolture più semplici hanno una camera circolare (m 1 di diametro) e una bassa volta curvilinea. Molte delle tombe sono decorate o presentano motivi di dubbia interpretazione
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR7009
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