La necropoli “Sa Pedraia” è composta da cinque ipogei disposti ravvicinati su una breve parete rocciosa. Una di esse ha l’anticella con tetto spiovente e solcature indicanti l’andamento dei travi. Nello stesso ambiente, sono state scolpite in modo naturalistico due Protomi Taurine (teste di toro) ad indicare che il dio della fecondità avrebbe garantito la rinascita nella nuova vita. La Domus adiacente sulla sinistra ha una cella provvista di pilastro centrale e di piano sopraelevato di decubito.
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La necropoli “Sa Pedraia” è composta da cinque ipogei disposti ravvicinati su una breve parete rocciosa. Una di esse ha l’anticella con tetto spiovente e solcature indicanti l’andamento dei travi. Nello stesso ambiente, sono state scolpite in modo naturalistico due Protomi Taurine (teste di toro) ad indicare che il dio della fecondità avrebbe garantito la rinascita nella nuova vita. La Domus adiacente sulla sinistra ha una cella provvista di pilastro centrale e di piano sopraelevato di decubito.
La necropoli “Sa Pedraia” è composta da cinque ipogei disposti ravvicinati su una breve parete rocciosa. Una di esse ha l’anticella con tetto spiovente e solcature indicanti l’andamento dei travi. Nello stesso ambiente, sono state scolpite in modo naturalistico due Protomi Taurine (teste di toro) ad indicare che il dio della fecondità avrebbe garantito la rinascita nella nuova vita. La Domus adiacente sulla sinistra ha una cella provvista di pilastro centrale e di piano sopraelevato di decubito.
La necropoli “Sa Pedraia” è composta da cinque ipogei disposti ravvicinati su una breve parete rocciosa. Una di esse ha l’anticella con tetto spiovente e solcature indicanti l’andamento dei travi. Nello stesso ambiente, sono state scolpite in modo naturalistico due Protomi Taurine (teste di toro) ad indicare che il dio della fecondità avrebbe garantito la rinascita nella nuova vita. La Domus adiacente sulla sinistra ha una cella provvista di pilastro centrale e di piano sopraelevato di decubito.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
La necropoli è composta da 33 ipogei a domus de janas scavati nel tufo e suddivisi in due raggruppamenti. Il sito, databile al neolitico, fu utilizzato dalle genti delle culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro ma anche dagli stessi nuragici di Iloi nel bronzo medio, con riutilizzazioni in epoca medievale.
























