La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
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La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba si presenta di piccole dimensioni e costruita con tecnica ortostatica. Sconvolta per opera di scavi abusivi, durante le attività di scavo e restauro operate nel 1996, sono stati rinvenuti i frammenti di una ciotola carenata di forma particolare, che non trova confronti in Sardegna, nel 2008 sono stati recuperati svariati elementi di collana in pasta vitrea. (da tesi di laurea di Marco Mulargia)
La tomba si presenta di piccole dimensioni e costruita con tecnica ortostatica. Sconvolta per opera di scavi abusivi, durante le attività di scavo e restauro operate nel 1996, sono stati rinvenuti i frammenti di una ciotola carenata di forma particolare, che non trova confronti in Sardegna, nel 2008 sono stati recuperati svariati elementi di collana in pasta vitrea. (da tesi di laurea di Marco Mulargia)
La tomba si presenta di piccole dimensioni e costruita con tecnica ortostatica. Sconvolta per opera di scavi abusivi, durante le attività di scavo e restauro operate nel 1996, sono stati rinvenuti i frammenti di una ciotola carenata di forma particolare, che non trova confronti in Sardegna, nel 2008 sono stati recuperati svariati elementi di collana in pasta vitrea. (da tesi di laurea di Marco Mulargia)
La tomba si presenta di piccole dimensioni e costruita con tecnica ortostatica. Sconvolta per opera di scavi abusivi, durante le attività di scavo e restauro operate nel 1996, sono stati rinvenuti i frammenti di una ciotola carenata di forma particolare, che non trova confronti in Sardegna, nel 2008 sono stati recuperati svariati elementi di collana in pasta vitrea. (da tesi di laurea di Marco Mulargia)
La tomba si presenta di piccole dimensioni e costruita con tecnica ortostatica. Sconvolta per opera di scavi abusivi, durante le attività di scavo e restauro operate nel 1996, sono stati rinvenuti i frammenti di una ciotola carenata di forma particolare, che non trova confronti in Sardegna, nel 2008 sono stati recuperati svariati elementi di collana in pasta vitrea. (da tesi di laurea di Marco Mulargia)