In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.
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In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.
In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.
In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.
La tomba dei giganti, composta interamente con la pietra che più abbonda nel territorio cioè il granito, ha l’ingresso rivolto ad est e presenta un’esedra formata da lastre di pietra infisse nel terreno, e una stele centinata. La tomba è databile intorno al 1500 a.C. (da Agugliastra.it)
E’ detta anche Sa Pinnettedda e si trova nel comune di Alà dei Sardi.
Le caratteristiche architettoniche della camera la accomunano alle tombe di giganti di S’Ena ‘e Thomes e S’Iscra ‘e Lottoni o S’Ena ‘e Lottoni di Dorgali, in particolare la prima presenta anche un simile restringimento dell’imboccatura della camera sepolcrale, mentre quest’ultima presenta la stessa cista litica nel braccio destro dell’esedra, elemento quest’ultimo riconducibile ai rituali
megalitici.
Le circostanze del rinvenimento e i materiali rinvenuti inquadrano cronologicamente il monumento alla fine della fase II della civiltà nuragica (1500-1200 a.C.), (Wikipedia)
E’ detta anche Sa Pinnettedda e si trova nel comune di Alà dei Sardi.
Le caratteristiche architettoniche della camera la accomunano alle tombe di giganti di S’Ena ‘e Thomes e S’Iscra ‘e Lottoni o S’Ena ‘e Lottoni di Dorgali, in particolare la prima presenta anche un simile restringimento dell’imboccatura della camera sepolcrale, mentre quest’ultima presenta la stessa cista litica nel braccio destro dell’esedra, elemento quest’ultimo riconducibile ai rituali
megalitici.
Le circostanze del rinvenimento e i materiali rinvenuti inquadrano cronologicamente il monumento alla fine della fase II della civiltà nuragica (1500-1200 a.C.), (Wikipedia)
E’ detta anche Sa Pinnettedda e si trova nel comune di Alà dei Sardi.
Le caratteristiche architettoniche della camera la accomunano alle tombe di giganti di S’Ena ‘e Thomes e S’Iscra ‘e Lottoni o S’Ena ‘e Lottoni di Dorgali, in particolare la prima presenta anche un simile restringimento dell’imboccatura della camera sepolcrale, mentre quest’ultima presenta la stessa cista litica nel braccio destro dell’esedra, elemento quest’ultimo riconducibile ai rituali
megalitici.
Le circostanze del rinvenimento e i materiali rinvenuti inquadrano cronologicamente il monumento alla fine della fase II della civiltà nuragica (1500-1200 a.C.), (Wikipedia)
E’ detta anche Sa Pinnettedda e si trova nel comune di Alà dei Sardi.
Le caratteristiche architettoniche della camera la accomunano alle tombe di giganti di S’Ena ‘e Thomes e S’Iscra ‘e Lottoni o S’Ena ‘e Lottoni di Dorgali, in particolare la prima presenta anche un simile restringimento dell’imboccatura della camera sepolcrale, mentre quest’ultima presenta la stessa cista litica nel braccio destro dell’esedra, elemento quest’ultimo riconducibile ai rituali
megalitici.
Le circostanze del rinvenimento e i materiali rinvenuti inquadrano cronologicamente il monumento alla fine della fase II della civiltà nuragica (1500-1200 a.C.), (Wikipedia)
Del monumento, leggibile nelle varie parti che lo compongono, è presente in particolare la grande stele trapezoidale. Si erge nella località omonima del Comune di Aidomaggiore
La tomba dei giganti di Iscrallotze si trova in territorio comunale di Aidomaggiore (OR), lungo la strada provinciale n.66 che collega i paesi di Sedilo e Borore.
La tomba dei giganti di Iscrallotze si trova in territorio comunale di Aidomaggiore (OR), lungo la strada provinciale n.66 che collega i paesi di Sedilo e Borore.