Su una collina composto da torre centrale e bastione, dotato di ampio villaggio che la fitta vegetazione cela quasi interamente. Si conservano due grandi capanne, una identificata come ‘capanna delle riunioni’, almeno altre 4 si intravedono nella macchia.
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Su una collina composto da torre centrale e bastione, dotato di ampio villaggio che la fitta vegetazione cela quasi interamente. Si conservano due grandi capanne, una identificata come ‘capanna delle riunioni’, almeno altre 4 si intravedono nella macchia.
Su una collina composto da torre centrale e bastione, dotato di ampio villaggio che la fitta vegetazione cela quasi interamente. Si conservano due grandi capanne, una identificata come ‘capanna delle riunioni’, almeno altre 4 si intravedono nella macchia.
Su una collina composto da torre centrale e bastione, dotato di ampio villaggio che la fitta vegetazione cela quasi interamente. Si conservano due grandi capanne, una identificata come ‘capanna delle riunioni’, almeno altre 4 si intravedono nella macchia.
Su una collina composto da torre centrale e bastione, dotato di ampio villaggio che la fitta vegetazione cela quasi interamente. Si conservano due grandi capanne, una identificata come ‘capanna delle riunioni’, almeno altre 4 si intravedono nella macchia.
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Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.