I nuragici decisero di murare i tafoni ed erigere un’unica e particolare torre che, probabilmente, aveva una stanza ulteriore sopra la superficie superiore dell’ammasso roccioso.
All’interno di queste murature incastrate nei graniti sono presenti delle scale molto ripide su cui ci si arrampica a “quattro zampe”.
Del grande edificio comunitario e centrale non resta molto, forse anche a causa delle scelte del La Marmora e dello Spano che nella ricerca del “calpestio”, fecero spostare e spingere di sotto una parte dell’originario elevato.
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I nuragici decisero di murare i tafoni ed erigere un’unica e particolare torre che, probabilmente, aveva una stanza ulteriore sopra la superficie superiore dell’ammasso roccioso.
All’interno di queste murature incastrate nei graniti sono presenti delle scale molto ripide su cui ci si arrampica a “quattro zampe”.
Del grande edificio comunitario e centrale non resta molto, forse anche a causa delle scelte del La Marmora e dello Spano che nella ricerca del “calpestio”, fecero spostare e spingere di sotto una parte dell’originario elevato.
I nuragici decisero di murare i tafoni ed erigere un’unica e particolare torre che, probabilmente, aveva una stanza ulteriore sopra la superficie superiore dell’ammasso roccioso.
All’interno di queste murature incastrate nei graniti sono presenti delle scale molto ripide su cui ci si arrampica a “quattro zampe”.
Del grande edificio comunitario e centrale non resta molto, forse anche a causa delle scelte del La Marmora e dello Spano che nella ricerca del “calpestio”, fecero spostare e spingere di sotto una parte dell’originario elevato.
Oltre le due monumentali Tombe dei Giganti, uniche e ben visibili e di eccezionale fattura, sono state individuate altre tre tombe. Per chi è pratico di edifici e urbanistica nuragica questo significa l’esistenza di una comunità di svariate centinaia di persone che aveva avuto necessità di moltiplicare le necropoli.
Oltre le due monumentali Tombe dei Giganti, uniche e ben visibili e di eccezionale fattura, sono state individuate altre tre tombe. Per chi è pratico di edifici e urbanistica nuragica questo significa l’esistenza di una comunità di svariate centinaia di persone che aveva avuto necessità di moltiplicare le necropoli.
Oltre le due monumentali Tombe dei Giganti, uniche e ben visibili e di eccezionale fattura, sono state individuate altre tre tombe. Per chi è pratico di edifici e urbanistica nuragica questo significa l’esistenza di una comunità di svariate centinaia di persone che aveva avuto necessità di moltiplicare le necropoli.
Il nuraghe Nolza è un grande nuraghe a pianta quadrilobata, formato da quattro torri angolari unite da bastioni rettilinei e da una torre centrale, ancora un”altezza di 13 metri. Le indagini archeologiche, cominciate nel 1994 e ancora in corso, hanno permesso di distinguere diverse fasi costruttive, caratterizzate da rimaneggiamenti e adattamenti. In una prima fase, il nuraghe fu costruito in scisto locale, materiale di cui è fatta ancora oggi la torre centrale e due delle torri angolari.
Su Nuraxi Serra Manalgiu, a circa un Km dalla vecchia stazione ferroviaria di “Ortuabis”, nel territorio di Meana Sardo.
Attorno al nuraghe ci sono molte pietre crollate e molte piante di leccio, che gli tengono buona compagnia.
Si può osservare di interessante, un muro realizzato con file di pietre della stessa altezza e una camera con volta crollata.
Su Nuraxi Serra Manalgiu, a circa un Km dalla vecchia stazione ferroviaria di “Ortuabis”, nel territorio di Meana Sardo.
Attorno al nuraghe ci sono molte pietre crollate e molte piante di leccio, che gli tengono buona compagnia.
Si può osservare di interessante, un muro realizzato con file di pietre della stessa altezza e una camera con volta crollata.