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Nuraghe Majore

Il nuraghe Majore (XIV-IX secolo a.C.), è del tipo monotorre, è alto allo stato attuale più di otto metri, con evidente rastrematura verso l’alto; presenta un unico ingresso sul lato sud-est. Dall’ingresso, un corridoio conduce alla camera centrale del piano terra, costituita da una struttura a tholos, mentre sulla sinistra si accede ad una scala. Poichè la torre è stata interessata da un crollo di notevole entità, prima degli anni ’80, si è reso necessario un intervento di restauro

Nuraghe Tanca Manna

Il nuraghe è di tipo monotorre con cupola a thòlos, realizzato con l’ausilio di rocce granitiche affioranti dal terreno che ne costituiscono il basamento e parte delle pareti; la muratura è realizzata con blocchi di granito rozzamente lavorati. Nella camera sono presenti due nicchie contrapposte, una delle quali ricavata nel banco di roccia ma danneggiata dai vandali.

Nel 2005, durante gli scavi operati nell’area circostante, dove si estendeva il villaggio nuragico si è potuto stimare la presenza di oltre 150 capanne risalenti alla prima fase della civiltà nuragica[1], mentre alcune opere di restauro si sono rese necessarie per consolidare il basamento della struttura.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.

Nuraghe Alvu

Il nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non manca di sorprendere il visitatore per alcune sue peculiarità. A dispetto del suo nome, peraltro già noto in altre torri come l’Alvu di Nulvi, il nuraghe è caratterizzato da una torre principale bicroma. Partendo dal basso e fino a otto filari la pietra usata è di basalto scuro, più o meno sbozzata. Dal nono filare la pietra è di calcare bianco, più accurata nel taglio dei conci che diventano di minori dimensioni man mano che si sale in altezza.