Le domus de janas sono scavate nella roccia granitica presente in una proprietà privata
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Le domus de janas sono scavate nella roccia granitica presente in una proprietà privata
Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.
Il nuraghe è una struttura complessa, costituita da una torre principale a lato della quale, in momenti successivi, furono addossate due torri raccordate da una cortina muraria rettilinea. La torre principale, costruita con blocchi di basalto ben lavorati (soprattutto nelle strutture superiori) e disposti su filari regolari, presenta l’ingresso a nord-est, sormontato da un architrave con finestrino di scarico e sopraelevato rispetto al livello di campagna.
La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.
Prov: Sassari
Autore: Andrea Mura - Nuragando Sardegna
Codice Geo: NUR7582
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La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.
La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.
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La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.
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