La storia delle indagini che portarono al recupero di questo eccezionale campionario di opere d’arte, tra cui le tre sculture nuragiche

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di Roberto Lai, Luogotenente del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale del Corpo dei Carabinieri ———- I tre Bronzetti Nuragici fanno parte di un sequestro più ampio frutto di un grande lavoro del Reparto Operativo Carabinieri tutela Patrimonio Culturale. Un lotto di 337 reperti esposti al Colosseo per una esemplare conferenza stampa: un sequestro di valore inestimabile. I reperti erano nascosti in un magazzino svizzero di proprietà di un mercante giapponese. L’operazione è scattata in seguito alle indagini sui … Leggi tutto

S’Omu ‘e sa nii, Villasalto

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  di Giovanni Usai Ciao amici di Nurnet ! In seguito alla nevicata di ieri notte ho visitato il sito de “s’omu de sa nii” in cima al monte Genis ( 980 m s.l.m ), Villasalto. Impossibile non notare questi grandi pozzi dal diametro di circa 6 metri. Vorrei sapere : sapete a che epoca risalgono? avete mai visto pozzi simili in giro per la Sardegna ? Per cosa venivano utilizzati? Un amico tempo fa mi disse che … Leggi tutto

Sul Nuraghe Crabia

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di Paolo Soletta Il nuraghe Crabia è l’esempio di un’idea di cui non si conosce il nome. Locke o Hume inorridirebbero nel leggere questo ossimoro, eppure è proprio così, anche perché, lo stiamo vedendo, in Sardegna tutto è possibile. Quando infatti si racconta di doverlo visitare, il dialogo standard è più o meno sempre questo: a. Devo andare al nuraghe Crabia b. Mai sentito. E dov’é? a. E’ quello bello, arancione, in mezzo al bosco nel discesone a … Leggi tutto

LA LEGGENDA DEL NURAGHE MANNU DI OZIERI

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di Piera Farina Sechi. Foto di Bruno SIni   … il suono dell’agonia rimbombava in tutta Ozieri, quella mattina del 24 gennaio del 1864. “E chie est su mortu? (Chi è morto?)”. Domandavano i più nelle vie della cittadina. “Anghelu Niedda!” Rispondevano! “Oi siscuru! (oh, poveretto!)”. Anghelu era un pastore di Ozieri, sposato e padre di due bambine, uomo religiosissimo, dedito al lavoro e alla famiglia. Aveva una piccola campagna presso la chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio, nella piana … Leggi tutto

GIULINI, PORTA IL CAGLIARI A ISILI, ALLO STADIO NURAGHE… (lettera di un lettore)

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Buongiorno Cara redazione di Nurnet, passavo per Isili, quando mi sono imbattuto in un campo di calcio, il classico campetto del paese: tribunetta e recinzione a bordo strada. Così tanto a bordo strada che anche da Google street è possibile vedere ciò che vi invio in allegato, una tribuna con nuraghe alle spalle. Si parla spesso della necessità di promuovere ovunque il nostro patrimonio, tanto più se grandioso è altrettanto sconosciuto al “grande pubblico”. Una fetta troppo grande … Leggi tutto

I NURAGHI PORCILAIE, ricovero e rifugio di animali

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di Antonello Gregorini Un lettore ci ha inviato le foto del nuraghe Piricu, Santulussurgiu, “a pochi chilometri dalla frazione di Sant’Agostino, vicino alle Sorgenti di Santu Miale … Del tipo monotorre, è circondato da alberi e vegetazione, ma si trova comunque in ottimo stato di conservazione e raggiunge una considerevole altezza. Il nuraghe è costruito su due piani sovrapposti dei quali tutt’oggi anche quello superiore è quasi intero, mancando solamente la copertura a pseudocupola (tholos). Al piano superiore … Leggi tutto

La Capitale della federazione NUR

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disegno di Gerolamo Exana   L’Isola delle 10.000 torri entrò nel mito già nell’antichità e nessuno seppe mai quanto influì, quella civiltà, nello sviluppo dei popoli del Mediterraneo oltre le colonne. I territori erano federati e raramente le tribù combattevano fra loro. Vivevano in relativa pace e la condivisione di tradizioni, architetture, gli intensi scambi, consentì la realizzazione degli importanti edifici che ancora oggi ammiriamo. Al margine della grande pianura, allora boscata e ricca di naturali risorse, era la … Leggi tutto

OLIENA: GROTTA CORBEDDU

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di Piera Farina Sechi Spesso ci si nasconde nei luoghi più impensati, come, più o meno, si faceva da bambini, alla ricerca di un posto dove la fantasia e la libertà si confondevano con il buio e la paura. “Le viscere della terra sono, da sempre, considerate un rifugio sicuro come il ventre materno; e quale rifugio è più sicuro del grembo della grande madre?” Forse sono queste le motivazioni che hanno portato il “Re della Macchia” a … Leggi tutto

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