Nuraghe “a tancato” presenta sul fronte della torre principale un corpo murario di varia forma che racchiude una torre minore ed un cortile interposto fra le due torri. (Areamarinasinis.it)
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Nuraghe complesso, per lo stato di degrado e il notevole interramento delle strutture non può essere ricondotto con sicurezza ad alcun tipo definito.
Nella mappa illustrativa di Tharros e nel sito archeologico è contraddistinto col numero 15. Il tophet venne impiantato dai fenici e quindi dai punici dove erano già preesistenti le strutture nuragiche.
Nella mappa illustrativa di Tharros e nel sito archeologico è contraddistinto col numero 15. Il tophet venne impiantato dai fenici e quindi dai punici dove erano già preesistenti le strutture nuragiche.
Nella mappa illustrativa di Tharros e nel sito archeologico è contraddistinto col numero 15. Il tophet venne impiantato dai fenici e quindi dai punici dove erano già preesistenti le strutture nuragiche.
Nella mappa illustrativa di Tharros e nel sito archeologico è contraddistinto col numero 15. Il tophet venne impiantato dai fenici e quindi dai punici dove erano già preesistenti le strutture nuragiche.
Nella mappa illustrativa di Tharros e nel sito archeologico è contraddistinto col numero 15. Il tophet venne impiantato dai fenici e quindi dai punici dove erano già preesistenti le strutture nuragiche.
“Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)
L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio
L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio
L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio
“Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)