Il nuraghe è stato datato tra il XIV e il XII secolo a.C.
È importante per la messa in opera di grossi blocchi di basalto accuratamente squadrati, in particolare gli stipiti e l’architrave dell’entrata.
All’ingresso si trova, sulla sinistra, la rampa che conduceva alla terrazza superiore, mentre sulla destra è presente nella muratura una nicchia. Nella camera si notano le tre grandi nicchie ogivali alle pareti, il focolare centrale, e ancora integra, la thòlos che ne costituisce il soffitto.
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Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
Testi e foto Andrea Mura / Nuragando Sardegna
Prov: Cagliari
Autore: Andrea Mura - Nuragando Sardegna
Codice Geo: NUR6818
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Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
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Un menhir femminile, uno femminile.
A 8 mt. di distanza l’uno dall’altro.
Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
Sono in trachite e secondo gli archeologi si presentano verosimilmente nella loro collocazione originaria.
Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
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Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
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Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
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Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
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Secondo alcuni raffiguranti la Dea Madre e il Dio Toro.
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Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
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Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
Quello considerato come maschile è invece il più basso (1.80 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale, con terminazione più stretta”.
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Quello considerato come femminile è il più alto (2.35 mt.) e presenta una forma vagamente poligonale con terminazione curvilinea, con una piccola rientranza da un lato.
È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
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È considerato di tipo femminile per la sua sagoma e per questo chiamato anche “Sa Sennoredda”.
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