Si caratterizzano per la presenza dei classici petroglifi generalmente identificati come “il capovolto” e il “pugnale bipenne”
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Area santuariale consistente in diversi ambienti circondati da una recinzione irregolarmente ellitica. Uno di questi edifici a pianta perfettamente rotonda con pavimento lastricato con lastre di calcare connesse con assoluta precisione. L’ accuratezza della costruzione e l’esistenza di un originario schema progettuale è dimostrata dalle tracce del segno circolare dell’impianto del primo filare sul pavimento, tracciato con una sorta di compasso.
Area santuariale consistente in diversi ambienti circondati da una recinzione irregolarmente ellitica. Uno di questi edifici a pianta perfettamente rotonda con pavimento lastricato con lastre di calcare connesse con assoluta precisione. L’ accuratezza della costruzione e l’esistenza di un originario schema progettuale è dimostrata dalle tracce del segno circolare dell’impianto del primo filare sul pavimento, tracciato con una sorta di compasso.
Area santuariale consistente in diversi ambienti circondati da una recinzione irregolarmente ellitica. Uno di questi edifici a pianta perfettamente rotonda con pavimento lastricato con lastre di calcare connesse con assoluta precisione. L’ accuratezza della costruzione e l’esistenza di un originario schema progettuale è dimostrata dalle tracce del segno circolare dell’impianto del primo filare sul pavimento, tracciato con una sorta di compasso.
Sul fianco del Monte Cumida. Costituita da otto DDJ, variamente articolate e caratterizzate da motivi decorativi sulle pareti. Nella tomba VI, formata da sette ambienti, è scolpita, nella parete di fondo di una delle celle, una falsa porta di forma trapezoidale. La tomba VIII, la cella principale ha un soffitto a doppio spiovente e, sulla parete frontale, sopra il portello di d’accesso ad uno degli ambienti secondari, sono scolpite duplici corna a bassorilievo, oggi difficilmente leggibili.
Sul fianco del Monte Cumida. Costituita da otto DDJ, variamente articolate e caratterizzate da motivi decorativi sulle pareti. Nella tomba VI, formata da sette ambienti, è scolpita, nella parete di fondo di una delle celle, una falsa porta di forma trapezoidale. La tomba VIII, la cella principale ha un soffitto a doppio spiovente e, sulla parete frontale, sopra il portello di d’accesso ad uno degli ambienti secondari, sono scolpite duplici corna a bassorilievo, oggi difficilmente leggibili.
Sul fianco del Monte Cumida. Costituita da otto DDJ, variamente articolate e caratterizzate da motivi decorativi sulle pareti. Nella tomba VI, formata da sette ambienti, è scolpita, nella parete di fondo di una delle celle, una falsa porta di forma trapezoidale. La tomba VIII, la cella principale ha un soffitto a doppio spiovente e, sulla parete frontale, sopra il portello di d’accesso ad uno degli ambienti secondari, sono scolpite duplici corna a bassorilievo, oggi difficilmente leggibili.
La necropoli è formata da undici domus de janas sia mono che pluricellulari. La più ampia era in origine composta da cinque camere, ora unico vano per l’abbattimento delle pareti divisorie. Essa si caratterizza per la presenza di due distinte fasi di utilizzo: la prima del neolitico e la seconda della Media Età del Bronzo (1700 a.C.-1300 a.C.), quando almeno tre ipogei vennero trasformati in “domus a prospetto architettonico”.
La necropoli è formata da undici domus de janas sia mono che pluricellulari. La più ampia era in origine composta da cinque camere, ora unico vano per l’abbattimento delle pareti divisorie. Essa si caratterizza per la presenza di due distinte fasi di utilizzo: la prima del neolitico e la seconda della Media Età del Bronzo (1700 a.C.-1300 a.C.), quando almeno tre ipogei vennero trasformati in “domus a prospetto architettonico”.
Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da una torre centrale alla quale è stato addossato sulla fronte – con totale rifascio della struttura – un bastione con due torri secondarie che racchiudono un cortile centrale.
La torre principale (diam. m 18,00) presenta l”ingresso orientato a SE (largh. m 0,80-1,20) sormontato da un architrave con finestrino di scarico.
Il sito è risalente all’ Età del Bronzo ed è stato realizzato interamente con rocce basaltiche finemente lavorate. La struttura consta di una parete muraria quasi totolamente distrutta: è visibile solo la base del pozzo in quanto risulta privo della copertuta della Tholos( difficile da poter ipotizzare come tipologia) anche se la camera è rimasta intatta. Possiamo contare 9 gradini che scendono verso il basso, fino a raggiungere l’acqua a circa due metri sotto terra.
Il sito è risalente all’ Età del Bronzo ed è stato realizzato interamente con rocce basaltiche finemente lavorate. La struttura consta di una parete muraria quasi totolamente distrutta: è visibile solo la base del pozzo in quanto risulta privo della copertuta della Tholos( difficile da poter ipotizzare come tipologia) anche se la camera è rimasta intatta. Possiamo contare 9 gradini che scendono verso il basso, fino a raggiungere l’acqua a circa due metri sotto terra.