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Nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
> Scheda Geoportale
Nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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Gairo nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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Gairo nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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Nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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Nuraghe de Perdu

Si tratta delle rovine di un sito e di un insediamento che originariamente doveva avere dimensioni medio-grandi. Si distinguono infatti quella che doveva essere l’imponente torre centrale (rimangono solo il basamento, le pareti laterali e l’architrave dell’ingresso), almeno altre tre torri e delle fortificazioni estese lungo tutto il perimetro del piccolo rilievo su cui sorge il sito.

Pozzo sacro Su Presoni o Cuccuddaddas

In località Is cugudadas, nel territorio del comune di Cardedu, immerso nella fittissima vegetazione, si trova il pozzo sacro “Su Presoni”, così denominato perché nei secoli scorsi si tramanda fosse usato come carcere. Il pozzo sacro è un edificio connesso al culto delle acque, è composto da una parte sotto terra (cella del pozzo) e una sopratterra (atrio) raccordate da una rampa di scale. Il monumento di Cardedu è in buono stato di conservazione, rimangono ben visibili i muri laterali dell’atrio ad un’altezza residua di più di un metro; la cella del pozzo che conserva integra la copertura ad ogiva e la scala dove è perfettamente integra la copertura a gradoni. (http://www.agugliastra.it)

Pozzo sacro Su Presoni o Cuccuddaddas

In località Is cugudadas, nel territorio del comune di Cardedu, immerso nella fittissima vegetazione, si trova il pozzo sacro “Su Presoni”, così denominato perché nei secoli scorsi si tramanda fosse usato come carcere. Il pozzo sacro è un edificio connesso al culto delle acque, è composto da una parte sotto terra (cella del pozzo) e una sopratterra (atrio) raccordate da una rampa di scale. Il monumento di Cardedu è in buono stato di conservazione, rimangono ben visibili i muri laterali dell’atrio ad un’altezza residua di più di un metro; la cella del pozzo che conserva integra la copertura ad ogiva e la scala dove è perfettamente integra la copertura a gradoni. (http://www.agugliastra.it)

Pozzo sacro Su Presoni o Cuccuddaddas

In località Is cugudadas, nel territorio del comune di Cardedu, immerso nella fittissima vegetazione, si trova il pozzo sacro “Su Presoni”, così denominato perché nei secoli scorsi si tramanda fosse usato come carcere. Il pozzo sacro è un edificio connesso al culto delle acque, è composto da una parte sotto terra (cella del pozzo) e una sopratterra (atrio) raccordate da una rampa di scale. Il monumento di Cardedu è in buono stato di conservazione, rimangono ben visibili i muri laterali dell’atrio ad un’altezza residua di più di un metro; la cella del pozzo che conserva integra la copertura ad ogiva e la scala dove è perfettamente integra la copertura a gradoni. (http://www.agugliastra.it)

Pozzo sacro Su Presoni o Cuccuddaddas

In località Is cugudadas, nel territorio del comune di Cardedu, immerso nella fittissima vegetazione, si trova il pozzo sacro “Su Presoni”, così denominato perché nei secoli scorsi si tramanda fosse usato come carcere. Il pozzo sacro è un edificio connesso al culto delle acque, è composto da una parte sotto terra (cella del pozzo) e una sopratterra (atrio) raccordate da una rampa di scale. Il monumento di Cardedu è in buono stato di conservazione, rimangono ben visibili i muri laterali dell’atrio ad un’altezza residua di più di un metro; la cella del pozzo che conserva integra la copertura ad ogiva e la scala dove è perfettamente integra la copertura a gradoni. (http://www.agugliastra.it)

Pozzo sacro Su Presoni o Cuccuddaddas

In località Is cugudadas, nel territorio del comune di Cardedu, immerso nella fittissima vegetazione, si trova il pozzo sacro “Su Presoni”, così denominato perché nei secoli scorsi si tramanda fosse usato come carcere. Il pozzo sacro è un edificio connesso al culto delle acque, è composto da una parte sotto terra (cella del pozzo) e una sopratterra (atrio) raccordate da una rampa di scale. Il monumento di Cardedu è in buono stato di conservazione, rimangono ben visibili i muri laterali dell’atrio ad un’altezza residua di più di un metro; la cella del pozzo che conserva integra la copertura ad ogiva e la scala dove è perfettamente integra la copertura a gradoni. (http://www.agugliastra.it)

Pozzo sacro Su Presoni o Cuccuddaddas

In località Is cugudadas, nel territorio del comune di Cardedu, immerso nella fittissima vegetazione, si trova il pozzo sacro “Su Presoni”, così denominato perché nei secoli scorsi si tramanda fosse usato come carcere. Il pozzo sacro è un edificio connesso al culto delle acque, è composto da una parte sotto terra (cella del pozzo) e una sopratterra (atrio) raccordate da una rampa di scale. Il monumento di Cardedu è in buono stato di conservazione, rimangono ben visibili i muri laterali dell’atrio ad un’altezza residua di più di un metro; la cella del pozzo che conserva integra la copertura ad ogiva e la scala dove è perfettamente integra la copertura a gradoni. (http://www.agugliastra.it)