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Nuraghe Punta Nurache

Il nuraghe si presenta come il monumento più imponente conservato sul territorio. Che si trattasse di una struttura complessa è quasi certo per l’imponenza delle murature che spiccano rispetto ad altri monumenti, all’interno della camera è ancora visibile una nicchia posizionata in direzione Nord-Ovest, e spostato leggermente verso Ovest si vede un picciolo vano di accesso che sembra essere relativo ad una scala.

Villaggio abbandonato di Rempellos

Situato nella valle di Bèrchida, mostra utilizzi e frequentazioni dall’epoca nuragica, con consistente area di frammenti fittili di superficie d’età medio-tardo imperiale. E’ stato abitato fino agli anni Cinquanta del XX secolo. Tra i resti di abitazione, destano un certo interesse i ruderi di un piccolo edificio religioso, che risulta attestato già nella documentazione del XIV secolo.

Sa Prejone ‘e s’Orku

Sul versante orientale del Monte Albo esiste una cavità archeologica unica nel suo genere. Il suo ingresso è stato ristretto ed adattato in epoca nuragica in modo da renderne difficile l’individuazione e estremamente facile la difesa in caso di attacco esterno. Quella che un tempo era una discenderia piuttosto ripida con un salto finale di 8 metri è stata modificata con un muro di contenimento e la creazione di un accesso attraverso una stretta e ripida scalinata di 18 gradini. Al suo interno sono evidenti le tracce di frequentazione in epoca nuragica. Anche il raggiungimento della cavità non è dei più facili, la stretta forra in cui si apre la cavità presenta diversi salti e punti di arrampicata .ms

Domus de Janas Maria Frunza

Il sito archeologico, risalente al neolitico finale, è composto da 5 domus de janas posizionate ad altezze differenti lungo il pendio montano ed è agilmente raggiungibile percorrendo un sentiero poco distante dalla strada provinciale Nuoro-Siniscola; la prima domus si apre direttamente sul sentiero mentre le altre si trovano tra la vegetazione al di sopra di questa.

Tomba I : la prima tomba ha un portello d’ingresso di forma rettangolare ornato da una cornice dal quale si accede all’anticella sub-rettangolare dove si apre a circa 60-70 cm dal pavimento l’ingresso della cella sepolcrale.

Tomba II : qualche metro più in alto troviamo la seconda tomba, la più grande e complessa del sito. Essa è costituita da un ampio portello d’accesso rettangolare, rifinito con una risega e un secondo accesso sulla sinistra di forma irregolare, dai quali si accede all’interno dell’ampia anticella, caratterizzata dalla presenza di una bellissima colonna di roccia. Qui troviamo altre 2 celle sepolcrali: la prima, di modeste dimensioni e con un portello rifinito da una cornice, si apre nella parete di destra a circa 1 metro dal pavimento, mentre la seconda si trova nell’angolo in basso a destra con la parete parzialmente crollata.

Tomba III e IV : salendo ancora troviamo altre 2 sepolture, la prima in basso a destra, probabilmente incompleta, presenta un portello con una ampia risega e una piccolissima cella. La seconda, invece, si trova sulla sinistra, in alto, con il portello d’accesso rifinito da una risega e composta da anticella e cella sepolcrale.

Tomba V : infine pochi metri più in alto troviamo l’ultima domus, costituita dall’anticella con parte della parete d’accesso e della copertura crollate, dalla quale si accede a 2 celle di piccole dimensioni a circa 1 metro da terra. All’esterno in alto è possibile notare segni di pittura rossa, simbolo della rinascita.

Domus de Janas Maria Frunza

Il sito archeologico, risalente al neolitico finale, è composto da 5 domus de janas posizionate ad altezze differenti lungo il pendio montano ed è agilmente raggiungibile percorrendo un sentiero poco distante dalla strada provinciale Nuoro-Siniscola; la prima domus si apre direttamente sul sentiero mentre le altre si trovano tra la vegetazione al di sopra di questa.

Tomba I : la prima tomba ha un portello d’ingresso di forma rettangolare ornato da una cornice dal quale si accede all’anticella sub-rettangolare dove si apre a circa 60-70 cm dal pavimento l’ingresso della cella sepolcrale.

Tomba II : qualche metro più in alto troviamo la seconda tomba, la più grande e complessa del sito. Essa è costituita da un ampio portello d’accesso rettangolare, rifinito con una risega e un secondo accesso sulla sinistra di forma irregolare, dai quali si accede all’interno dell’ampia anticella, caratterizzata dalla presenza di una bellissima colonna di roccia. Qui troviamo altre 2 celle sepolcrali: la prima, di modeste dimensioni e con un portello rifinito da una cornice, si apre nella parete di destra a circa 1 metro dal pavimento, mentre la seconda si trova nell’angolo in basso a destra con la parete parzialmente crollata.

Tomba III e IV : salendo ancora troviamo altre 2 sepolture, la prima in basso a destra, probabilmente incompleta, presenta un portello con una ampia risega e una piccolissima cella. La seconda, invece, si trova sulla sinistra, in alto, con il portello d’accesso rifinito da una risega e composta da anticella e cella sepolcrale.

Tomba V : infine pochi metri più in alto troviamo l’ultima domus, costituita dall’anticella con parte della parete d’accesso e della copertura crollate, dalla quale si accede a 2 celle di piccole dimensioni a circa 1 metro da terra. All’esterno in alto è possibile notare segni di pittura rossa, simbolo della rinascita.

Domus de Janas Maria Frunza

Il sito archeologico, risalente al neolitico finale, è composto da 5 domus de janas posizionate ad altezze differenti lungo il pendio montano ed è agilmente raggiungibile percorrendo un sentiero poco distante dalla strada provinciale Nuoro-Siniscola; la prima domus si apre direttamente sul sentiero mentre le altre si trovano tra la vegetazione al di sopra di questa.

Tomba I : la prima tomba ha un portello d’ingresso di forma rettangolare ornato da una cornice dal quale si accede all’anticella sub-rettangolare dove si apre a circa 60-70 cm dal pavimento l’ingresso della cella sepolcrale.

Tomba II : qualche metro più in alto troviamo la seconda tomba, la più grande e complessa del sito. Essa è costituita da un ampio portello d’accesso rettangolare, rifinito con una risega e un secondo accesso sulla sinistra di forma irregolare, dai quali si accede all’interno dell’ampia anticella, caratterizzata dalla presenza di una bellissima colonna di roccia. Qui troviamo altre 2 celle sepolcrali: la prima, di modeste dimensioni e con un portello rifinito da una cornice, si apre nella parete di destra a circa 1 metro dal pavimento, mentre la seconda si trova nell’angolo in basso a destra con la parete parzialmente crollata.

Tomba III e IV : salendo ancora troviamo altre 2 sepolture, la prima in basso a destra, probabilmente incompleta, presenta un portello con una ampia risega e una piccolissima cella. La seconda, invece, si trova sulla sinistra, in alto, con il portello d’accesso rifinito da una risega e composta da anticella e cella sepolcrale.

Tomba V : infine pochi metri più in alto troviamo l’ultima domus, costituita dall’anticella con parte della parete d’accesso e della copertura crollate, dalla quale si accede a 2 celle di piccole dimensioni a circa 1 metro da terra. All’esterno in alto è possibile notare segni di pittura rossa, simbolo della rinascita.

Domus de Janas Maria Frunza

Il sito archeologico, risalente al neolitico finale, è composto da 5 domus de janas posizionate ad altezze differenti lungo il pendio montano ed è agilmente raggiungibile percorrendo un sentiero poco distante dalla strada provinciale Nuoro-Siniscola; la prima domus si apre direttamente sul sentiero mentre le altre si trovano tra la vegetazione al di sopra di questa.

Tomba I : la prima tomba ha un portello d’ingresso di forma rettangolare ornato da una cornice dal quale si accede all’anticella sub-rettangolare dove si apre a circa 60-70 cm dal pavimento l’ingresso della cella sepolcrale.

Tomba II : qualche metro più in alto troviamo la seconda tomba, la più grande e complessa del sito. Essa è costituita da un ampio portello d’accesso rettangolare, rifinito con una risega e un secondo accesso sulla sinistra di forma irregolare, dai quali si accede all’interno dell’ampia anticella, caratterizzata dalla presenza di una bellissima colonna di roccia. Qui troviamo altre 2 celle sepolcrali: la prima, di modeste dimensioni e con un portello rifinito da una cornice, si apre nella parete di destra a circa 1 metro dal pavimento, mentre la seconda si trova nell’angolo in basso a destra con la parete parzialmente crollata.

Tomba III e IV : salendo ancora troviamo altre 2 sepolture, la prima in basso a destra, probabilmente incompleta, presenta un portello con una ampia risega e una piccolissima cella. La seconda, invece, si trova sulla sinistra, in alto, con il portello d’accesso rifinito da una risega e composta da anticella e cella sepolcrale.

Tomba V : infine pochi metri più in alto troviamo l’ultima domus, costituita dall’anticella con parte della parete d’accesso e della copertura crollate, dalla quale si accede a 2 celle di piccole dimensioni a circa 1 metro da terra. All’esterno in alto è possibile notare segni di pittura rossa, simbolo della rinascita.