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#immagini: 2001

Menhir Su Para e sa Mongia

Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.

Menhir Su Para e sa Mongia

Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.

Menhir Su Para e sa Mongia

Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.

Menhir Su Para e sa Mongia

Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.

Menhir Su Para e sa Mongia

Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.

Menhir Su Para e sa Mongia

Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.

Domus de janas di Montessu

L’affascinante “Tomba delle Corna” appartenente alla estesissima necropoli di Montessu a Villaperuccio.
La tomba è del tipo a proiezione verticale con pozzetto d’accesso. Le corna, di varia forma, sono scolpite nella volta e nel gradino ai piedi dell’ingresso della domus.
Simboli che ricordano molto delle barche…

Domus de janas di Montessu

L’affascinante “Tomba delle Corna” appartenente alla estesissima necropoli di Montessu a Villaperuccio.
La tomba è del tipo a proiezione verticale con pozzetto d’accesso. Le corna, di varia forma, sono scolpite nella volta e nel gradino ai piedi dell’ingresso della domus.
Simboli che ricordano molto delle barche…

Domus de janas di Montessu

L’affascinante “Tomba delle Corna” appartenente alla estesissima necropoli di Montessu a Villaperuccio.
La tomba è del tipo a proiezione verticale con pozzetto d’accesso. Le corna, di varia forma, sono scolpite nella volta e nel gradino ai piedi dell’ingresso della domus.
Simboli che ricordano molto delle barche…

Domus de janas di Montessu

L’affascinante “Tomba delle Corna” appartenente alla estesissima necropoli di Montessu a Villaperuccio.
La tomba è del tipo a proiezione verticale con pozzetto d’accesso. Le corna, di varia forma, sono scolpite nella volta e nel gradino ai piedi dell’ingresso della domus.
Simboli che ricordano molto delle barche…

Nuraghe Medau Barega

Nuraghe distrutto ai tempi delle bonifiche della zona. Nella zona rimangono grossi massi (che non riscontriamo nel circondario) utilizzati diverse decine di anni fa per creare dei terrazzamenti. Nella zona è stata riscontrata la presenza di cocci probabilmente nuragici e di pezzi di macine dello stesso periodo. Resta impossibile stabilirne l”esatta ubicazione e le dimensioni.

Nuraghe Medau Barega

Nuraghe distrutto ai tempi delle bonifiche della zona. Nella zona rimangono grossi massi (che non riscontriamo nel circondario) utilizzati diverse decine di anni fa per creare dei terrazzamenti. Nella zona è stata riscontrata la presenza di cocci probabilmente nuragici e di pezzi di macine dello stesso periodo. Resta impossibile stabilirne l”esatta ubicazione e le dimensioni.