La tomba dei giganti di Iscrallotze è particolarmente diroccata. A vista, per ciò che residua sembra appartenere alla categoria delle TdG dolmeniche
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La tomba dei giganti di Iscrallotze è particolarmente diroccata. A vista, per ciò che residua sembra appartenere alla categoria delle TdG dolmeniche
Una tomba dei giganti, tra le più lunghe dell’isola, costruita con grandiosi massi basaltici e integrata artificialmente su una base rocciosa naturale che va a formare un secondo basamento, con altrettanti livellamenti del terreno circostante. Secondo alcuni racconti, la tomba (in particolare in riferimento alla stele centrale e alla copertura) sarebbe arrivata quasi intatta fino agli anni Settanta e, in seguito, irrimediabilmente danneggiata, probabilmente da esplosivi impiegati per la costruzione della strada Sedilo – Borore.
Una tomba dei giganti, tra le più lunghe dell’isola, costruita con grandiosi massi basaltici e integrata artificialmente su una base rocciosa naturale che va a formare un secondo basamento, con altrettanti livellamenti del terreno circostante. Secondo alcuni racconti, la tomba (in particolare in riferimento alla stele centrale e alla copertura) sarebbe arrivata quasi intatta fino agli anni Settanta e, in seguito, irrimediabilmente danneggiata, probabilmente da esplosivi impiegati per la costruzione della strada Sedilo – Borore.
Una tomba dei giganti, tra le più lunghe dell’isola, costruita con grandiosi massi basaltici e integrata artificialmente su una base rocciosa naturale che va a formare un secondo basamento, con altrettanti livellamenti del terreno circostante. Secondo alcuni racconti, la tomba (in particolare in riferimento alla stele centrale e alla copertura) sarebbe arrivata quasi intatta fino agli anni Settanta e, in seguito, irrimediabilmente danneggiata, probabilmente da esplosivi impiegati per la costruzione della strada Sedilo – Borore.
La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)
La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)
La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)