Risultati della ricerca


#immagini: 645

Dolmen Terra Tenera

Il dolmen sorge su una piattaforma trachitica perfettamente spianata. La sepoltura megalitica presenta un vano
quadrangolare, con ingresso a SE, delimitato da tre ortostati residui, ma certamente più lastroni, almeno sei, dovevano completare il perimetro della tomba.
I piedritti sono di forma quadrangolare con profilo superiore arrotondato e leggermente assottigliato; nella superficie esterna del lastrone di SO, isolato, è visibile, in posizione centrale, scavata con molta cura una coppella.
La tavola di copertura, un enorme lastrone di forma poligonale, irregolare e sommariamente sbozzato, è spezzato in due parti quasi equivalenti,
una delle quali poggia ancora su due dei tre supporti residui.
(da Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia di Moravetti)

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR6889
> Scheda Geoportale
Dolmen Terra Tenera

Il dolmen sorge su una piattaforma trachitica perfettamente spianata. La sepoltura megalitica presenta un vano
quadrangolare, con ingresso a SE, delimitato da tre ortostati residui, ma certamente più lastroni, almeno sei, dovevano completare il perimetro della tomba.
I piedritti sono di forma quadrangolare con profilo superiore arrotondato e leggermente assottigliato; nella superficie esterna del lastrone di SO, isolato, è visibile, in posizione centrale, scavata con molta cura una coppella.
La tavola di copertura, un enorme lastrone di forma poligonale, irregolare e sommariamente sbozzato, è spezzato in due parti quasi equivalenti,
una delle quali poggia ancora su due dei tre supporti residui.
(da Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia di Moravetti)

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR6889
> Scheda Geoportale
Dolmen Terra Tenera

Il dolmen sorge su una piattaforma trachitica perfettamente spianata. La sepoltura megalitica presenta un vano
quadrangolare, con ingresso a SE, delimitato da tre ortostati residui, ma certamente più lastroni, almeno sei, dovevano completare il perimetro della tomba.
I piedritti sono di forma quadrangolare con profilo superiore arrotondato e leggermente assottigliato; nella superficie esterna del lastrone di SO, isolato, è visibile, in posizione centrale, scavata con molta cura una coppella.
La tavola di copertura, un enorme lastrone di forma poligonale, irregolare e sommariamente sbozzato, è spezzato in due parti quasi equivalenti,
una delle quali poggia ancora su due dei tre supporti residui.
(da Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia di Moravetti)

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR6889
> Scheda Geoportale
Dolmen Terra Tenera

Il dolmen sorge su una piattaforma trachitica perfettamente spianata. La sepoltura megalitica presenta un vano
quadrangolare, con ingresso a SE, delimitato da tre ortostati residui, ma certamente più lastroni, almeno sei, dovevano completare il perimetro della tomba.
I piedritti sono di forma quadrangolare con profilo superiore arrotondato e leggermente assottigliato; nella superficie esterna del lastrone di SO, isolato, è visibile, in posizione centrale, scavata con molta cura una coppella.
La tavola di copertura, un enorme lastrone di forma poligonale, irregolare e sommariamente sbozzato, è spezzato in due parti quasi equivalenti,
una delle quali poggia ancora su due dei tre supporti residui.
(da Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia di Moravetti)

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR6889
> Scheda Geoportale
Dolmen Terra Tenera

Il dolmen sorge su una piattaforma trachitica perfettamente spianata. La sepoltura megalitica presenta un vano
quadrangolare, con ingresso a SE, delimitato da tre ortostati residui, ma certamente più lastroni, almeno sei, dovevano completare il perimetro della tomba.
I piedritti sono di forma quadrangolare con profilo superiore arrotondato e leggermente assottigliato; nella superficie esterna del lastrone di SO, isolato, è visibile, in posizione centrale, scavata con molta cura una coppella.
La tavola di copertura, un enorme lastrone di forma poligonale, irregolare e sommariamente sbozzato, è spezzato in due parti quasi equivalenti,
una delle quali poggia ancora su due dei tre supporti residui.
(da Ricerche Archeologiche nel Marghine-Planargia di Moravetti)

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR6889
> Scheda Geoportale
Villaggio nuragico di Tamuli

Il complesso nuragico di Tamùli è un importante sito archeologico risalente all”età del Bronzo medio (1500-1200 a.C.). Il sito era ben noto già nella prima metà dell”Ottocento grazie soprattutto alla descrizione che lo studioso gen. Alberto Della Marmora fece nel suo Voyage en Sardaigne, pubblicato nel 1840. Nell”atlante allegato illustrò compiutamente con numerosi disegni il nuraghe, due delle tre tombe dei giganti presenti, i betili ed alcuni conci presenti sul posto

Villaggio nuragico di Tamuli

Il complesso nuragico di Tamùli è un importante sito archeologico risalente all”età del Bronzo medio (1500-1200 a.C.). Il sito era ben noto già nella prima metà dell”Ottocento grazie soprattutto alla descrizione che lo studioso gen. Alberto Della Marmora fece nel suo Voyage en Sardaigne, pubblicato nel 1840. Nell”atlante allegato illustrò compiutamente con numerosi disegni il nuraghe, due delle tre tombe dei giganti presenti, i betili ed alcuni conci presenti sul posto

Villaggio nuragico di Tamuli

Il complesso nuragico di Tamùli è un importante sito archeologico risalente all”età del Bronzo medio (1500-1200 a.C.). Il sito era ben noto già nella prima metà dell”Ottocento grazie soprattutto alla descrizione che lo studioso gen. Alberto Della Marmora fece nel suo Voyage en Sardaigne, pubblicato nel 1840. Nell”atlante allegato illustrò compiutamente con numerosi disegni il nuraghe, due delle tre tombe dei giganti presenti, i betili ed alcuni conci presenti sul posto

Villaggio nuragico di Tamuli

Il complesso nuragico di Tamùli è un importante sito archeologico risalente all”età del Bronzo medio (1500-1200 a.C.). Il sito era ben noto già nella prima metà dell”Ottocento grazie soprattutto alla descrizione che lo studioso gen. Alberto Della Marmora fece nel suo Voyage en Sardaigne, pubblicato nel 1840. Nell”atlante allegato illustrò compiutamente con numerosi disegni il nuraghe, due delle tre tombe dei giganti presenti, i betili ed alcuni conci presenti sul posto