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Nuraghe Cuccurada

Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.

Nuraghe Cuccurada

Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.

Nuraghe Cuccurada

Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.

Nuraghe Cuccurada

Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.

Nuraghe Cuccurada

Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.

Nuraghe Cuccurada

Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.

Nuraghe Cuccurada

Il nuraghe Cuccurada è di tipo polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosidetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i ritrovamenti litici in ossidiana, le particolari ceramiche, e la costruzione della parte più antica del nuraghe, che è realizzata con grossi massi appena sbozzati, sistemati in filari discontinui e irregolari, in una tecnica non attribuibile ai nuragici.

Domus de Janas Filigosa

La necropoli di Filigosa è un sito archeologico situato nel territorio del comune di Macomer, in provincia di Nuoro. È conosciuta per aver dato il nome a un’importante cultura dell’eneolitico sardo, la cultura di Filigosa, strettamente collegata a quella di Abealzu, tant’è che si parla spesso di cultura di Abealzu-Filigosa. La necropoli è composta da quattro domus de janas pluricellulari, scavate su un’altura tufacea e caratterizzate dalla presenza di lunghi dromos d’accesso.

Fu utilizzata dalle popolazioni protosarde dal III millennio a.C. fino ai primi secoli del II millennio a.C.; il rito funebre prevedeva la scarnificazione e la sepoltura in deposizione secondaria.

Venne scavata nel 1965 da Ercole Contu e successivamente da Alba Foschi negli anni ottanta.

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Franco Giona
Codice Geo: NUR7109
> Scheda Geoportale
Domus de Janas Filigosa

La necropoli di Filigosa è un sito archeologico situato nel territorio del comune di Macomer, in provincia di Nuoro. È conosciuta per aver dato il nome a un’importante cultura dell’eneolitico sardo, la cultura di Filigosa, strettamente collegata a quella di Abealzu, tant’è che si parla spesso di cultura di Abealzu-Filigosa. La necropoli è composta da quattro domus de janas pluricellulari, scavate su un’altura tufacea e caratterizzate dalla presenza di lunghi dromos d’accesso.

Fu utilizzata dalle popolazioni protosarde dal III millennio a.C. fino ai primi secoli del II millennio a.C.; il rito funebre prevedeva la scarnificazione e la sepoltura in deposizione secondaria.

Venne scavata nel 1965 da Ercole Contu e successivamente da Alba Foschi negli anni ottanta.

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Franco Giona
Codice Geo: NUR7109
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Domus de Janas Filigosa

La necropoli di Filigosa è un sito archeologico situato nel territorio del comune di Macomer, in provincia di Nuoro. È conosciuta per aver dato il nome a un’importante cultura dell’eneolitico sardo, la cultura di Filigosa, strettamente collegata a quella di Abealzu, tant’è che si parla spesso di cultura di Abealzu-Filigosa. La necropoli è composta da quattro domus de janas pluricellulari, scavate su un’altura tufacea e caratterizzate dalla presenza di lunghi dromos d’accesso.

Fu utilizzata dalle popolazioni protosarde dal III millennio a.C. fino ai primi secoli del II millennio a.C.; il rito funebre prevedeva la scarnificazione e la sepoltura in deposizione secondaria.

Venne scavata nel 1965 da Ercole Contu e successivamente da Alba Foschi negli anni ottanta.

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore: Franco Giona
Codice Geo: NUR7109
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Domus de Janas Filigosa

La necropoli di Filigosa è un sito archeologico situato nel territorio del comune di Macomer, in provincia di Nuoro. È conosciuta per aver dato il nome a un’importante cultura dell’eneolitico sardo, la cultura di Filigosa, strettamente collegata a quella di Abealzu, tant’è che si parla spesso di cultura di Abealzu-Filigosa. La necropoli è composta da quattro domus de janas pluricellulari, scavate su un’altura tufacea e caratterizzate dalla presenza di lunghi dromos d’accesso.

Fu utilizzata dalle popolazioni protosarde dal III millennio a.C. fino ai primi secoli del II millennio a.C.; il rito funebre prevedeva la scarnificazione e la sepoltura in deposizione secondaria.

Venne scavata nel 1965 da Ercole Contu e successivamente da Alba Foschi negli anni ottanta.

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore:
Codice Geo: NUR7109
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Domus de Janas Filigosa

La necropoli di Filigosa è un sito archeologico situato nel territorio del comune di Macomer, in provincia di Nuoro. È conosciuta per aver dato il nome a un’importante cultura dell’eneolitico sardo, la cultura di Filigosa, strettamente collegata a quella di Abealzu, tant’è che si parla spesso di cultura di Abealzu-Filigosa. La necropoli è composta da quattro domus de janas pluricellulari, scavate su un’altura tufacea e caratterizzate dalla presenza di lunghi dromos d’accesso.

Fu utilizzata dalle popolazioni protosarde dal III millennio a.C. fino ai primi secoli del II millennio a.C.; il rito funebre prevedeva la scarnificazione e la sepoltura in deposizione secondaria.

Venne scavata nel 1965 da Ercole Contu e successivamente da Alba Foschi negli anni ottanta.

Comune: MACOMER
Prov: Nuoro
Autore:
Codice Geo: NUR7109
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