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Statue stele museo Aymerich

La scoperta delle statue menhir custodite nel museo Aymerich a Laconi, prende avvio dal primo rinvenimento a Genna Arrèle, cui seguirono ritrovamenti numerosi ed eccezzionali in questo e altri siti. Queste “statue stele” presentano sul prospetto diversi motivi scolpiti, i più conosciuti dei quali sono interpretati come il “capovolto” (l’anima del defunto che ritorna alla madre terra) e il pugnale a doppia lama o “bipenne”

Comune: LACONI
Prov: Oristano
Autore: Beatrice Auguadro
Statue stele museo Aymerich

La scoperta delle statue menhir custodite nel museo Aymerich a Laconi, prende avvio dal primo rinvenimento a Genna Arrèle, cui seguirono ritrovamenti numerosi ed eccezzionali in questo e altri siti. Queste “statue stele” presentano sul prospetto diversi motivi scolpiti, i più conosciuti dei quali sono interpretati come il “capovolto” (l’anima del defunto che ritorna alla madre terra) e il pugnale a doppia lama o “bipenne”

Comune: LACONI
Prov: Oristano
Autore: Beatrice Auguadro
Statue stele museo Aymerich

La scoperta delle statue menhir custodite nel museo Aymerich a Laconi, prende avvio dal primo rinvenimento a Genna Arrèle, cui seguirono ritrovamenti numerosi ed eccezzionali in questo e altri siti. Queste “statue stele” presentano sul prospetto diversi motivi scolpiti, i più conosciuti dei quali sono interpretati come il “capovolto” (l’anima del defunto che ritorna alla madre terra) e il pugnale a doppia lama o “bipenne”

Comune: LACONI
Prov: Oristano
Autore: Beatrice Auguadro
Statue stele museo Aymerich

La scoperta delle statue menhir custodite nel museo Aymerich a Laconi, prende avvio dal primo rinvenimento a Genna Arrèle, cui seguirono ritrovamenti numerosi ed eccezzionali in questo e altri siti. Queste “statue stele” presentano sul prospetto diversi motivi scolpiti, i più conosciuti dei quali sono interpretati come il “capovolto” (l’anima del defunto che ritorna alla madre terra) e il pugnale a doppia lama o “bipenne”

Comune: LACONI
Prov: Oristano
Autore: Beatrice Auguadro
Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara, all’interno dell’area dell’Agris nel territorio comunale di Genoni. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza, in parte naturale e in parte costruita dall’uomo in tempi antichi, si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela dal Ministero dei Beni Culturali è di circa 11 ettari. L’area è stata citata dall’archeologo Taramelli nel 1907. (da Museo Cavallino della Giara)