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Nuraghe Santu Antine

Il nuraghe Santu Antine, chiamato anche Sa domo de su Re (in italiano “La casa del Re”) è uno dei nuraghi più maestosi dell”intera Sardegna ed è anche uno dei più importanti tra quelli esistenti.L”intero complesso rappresenta un importante esempio di architettura preistorica mediterranea e si presume che l”altezza originaria raggiungesse i 22 e i 24 metri, la più alta per quel periodo dopo le piramidi egizie e il mastio della reggia nuragica di Arrubiu che misurava tra i 25 e i 30 metri

Domus de janas Li Curuneddi

Gruppo di Domus de Janas, disposte su circa 200 metri lungo il canale calcareo. La più ampia, sotto il rilevato stradale all’interno contiene: Su laccu: vasca utilizzata verosimilmente per produrre mosto. La Domus è talmente ampia da far pensare più a un’abitazione che a una tomba. Incavi sulle pareti di varie dimensioni. Ripostigli di vario tipo e articolati vani ipogeici più bassi e contigui alla camera principale.

Domus de janas di Abealzu o Sos Laccheddos

La necropoli di Sos Laccheddos è un sito archeologico situato nel territorio di Sassari, nella Sardegna nord-occidentale. È suddivisa in due gruppi di tombe posti a breve distanza l’uno dall’altro, ubicate tra la strada statale 127 bis e la nuova strada provinciale dell’Anglona a qualche chilometro a est del capoluogo, in direzione di Osilo. Alle 32 tombe censite nel suddetto lavoro altre 19 si aggiunsero in seguito ad indagini più recenti.

Domus de janas di Abealzu 2 o di Sos Laccheddos

La necropoli di Sos Laccheddos è un sito archeologico situato nel territorio di Sassari, nella Sardegna nord-occidentale. È suddivisa in due gruppi di tombe posti a breve distanza l’uno dall’altro, ubicate tra la strada statale 127 bis e la nuova strada provinciale dell’Anglona a qualche chilometro a est del capoluogo, in direzione di Osilo. Alle 32 tombe censite nel suddetto lavoro altre 19 si aggiunsero in seguito ad indagini più recenti.

Domus de janas di Campu Lontanu

E’ ricavata in un masso erratico di calcare, lavorato anche all’esterno, di forma all’incirca trapezoidale. . Sulla facciata principale, dotata di ingresso, fu realizzata una “stele centinata” alta quasi 4 metri sulla cui sommità erano originariamente posti tre piccoli betili. Nella facciata posteriore è osservabile un altro piccolo ingresso, forse di epoca anteriore. La cultura materiale rinvenuta durante gli scavi è di tipo Bonnanaro (prima età del bronzo).