Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
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Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Al di sopra del costone che ospita le domus de janas di Sant’Andrea Priu si leva una singolare formazione rocciosa, di circa m 4,40 x 2,50 x 1,90 di altezza, comunemente indicata come Il campanile. Da molti rinominata il Toro sacro per via della forma simile a quella del corpo di un grosso bovino, non di rado si è pensato ad una monumentale scultura, ora mutilata della testa, eseguita in onore della divinità maschile dei popoli prenuragici. In realtà il celebre “toro sacro” è semplicemente un monolito di trachite in parte modellato dagli agenti atmosferici “ed internamente traforato da una cella ipogeica le cui pareti furono sfondate” (A. Taramelli).
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Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consisono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Al di sopra del costone che ospita le domus de janas di Sant’Andrea Priu si leva una singolare formazione rocciosa, di circa m 4,40 x 2,50 x 1,90 di altezza, comunemente indicata come Il campanile. Da molti rinominata il Toro sacro per via della forma simile a quella del corpo di un grosso bovino, non di rado si è pensato ad una monumentale scultura, ora mutilata della testa, eseguita in onore della divinità maschile dei popoli prenuragici. In realtà il celebre “toro sacro” è semplicemente un monolito di trachite in parte modellato dagli agenti atmosferici “ed internamente traforato da una cella ipogeica le cui pareti furono sfondate” (A. Taramelli).
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Sul pianoro, a 10 m a nord del ciglione, a 13 m a Ovest del pozzo di illuminazione dell’ipogeo VI delle domus de janas di Sant’Andrea Priu, s’innalza una singolare rupe, denominata Toro o Campanile.