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BUE STANTE

85) BUE STANTE
Nome: bue stante
categoria: animale
Dimensioni: altezza 5 cm – lunghezza 7,5 cm
Aspetto: l’animale, impostato sulle robuste zampe a profilo uniforme, grava il peso sulle zampe anteriori verso cui scende il profilo della pancia. Le zampe anteriori sono più corte e senza indicazioni di zoccoli, come le posteriori, carnose e tondeggianti.
La testa è alta e rivolta in avanti, così pure la postura delle corna e il movimento plastico della coda, lunga e rivoltata sulla schiena.
Luogo di ritrovamento: Laèrru (SS), localitá Monte Altanu, rinvenuta tra i resti di un “antico fabbricato” supposto “tempio”, in un ripostiglio di bronzi vari, di età nuragica (altre due statuette di bue ed una di muflone, bracciali, anelli e pensioni) e romana (statuina di Minerva e stili)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: corpo integro, spuntate solo le corna. Presente la piastra rettangolare del basamento.
Curiosità: sulla groppa, dal lato sinistro, si osserva un segno ovale in rilievo. Per lo Spano esso identifica una piaga, da qui l’ipotesi che il bronzetto fosse stato offerto alla divinità come ex-voto per guarire l’animale dal male ?
Fotografie di B. Auguadro
Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune:
Prov:
Autore:
MUFLONE STANTE

94) MUFLONE STANTE
Nome: muflone stante
categoria: animale
Dimensioni: lunghezza 13,7 cm – altezza 8 cm
Aspetto: il muflone è rappresentato in piedi in posizione statica, di riposo. Sul corpo cilindrico e sul collo, corto e ristretto verso la testa, sono presenti fini rilievi cilindrici spartiti da un’incisione sulla schiena che raffigurano il vello dell’animale. Le zampe invece sono in parte lisce, nella parte inferiore, e in parte decorate. Le corna sono raffigurate con rigature oblique; sono imponenti, girate sulla fronte all’indietro fino a toccare le orecchie. Caratterizzano l’animale e ne sottolineano la forza.
La coda è aderente al posteriore, il sesso è raffigurato parallelo al ventre, sopra le zampe anteriori si nota la borsa pettorale della pelle. Il lungo muso cilindrico sembra invece devitalizzato, inespressivo.
Luogo di ritrovamento: Olmedo (SS), localitá Camposanto
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: rotta, all’estremità inferiore, la zampa posteriore destra
Curiositá: é noto – dice Lilliu – che il muflone, capo della mandria, sta in ascolto per avvertire del minimo pericolo i compagni. Qui però l’animale è raffigurato col muso rivolto a terra, non si cura di nulla, “come se pascesse tranquillo e pacifico in una radura fra le balze calcari del centro montano dell’Isola, dove la specie – endemica del massiccio sardo corso – si conserva ancora, seppure in crescente diminuzione”.
Fotografia dal web, zu@nne73
Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune: OLMEDO
Prov:
Autore:
TORO STANTE

99) TORO STANTE
Nome: toro stante
categoria: animale
Dimensioni: lunghezza 11 cm
Aspetto: il corpo del toro é voluminoso ma allo stesso tempo fluido, mosso, ancora fuso alla base con la piastra quadrangolare di sostegno.
Le zampe sono cortissime e tozze ma ben articolate: quelle anteriori sono dritte e parallele, quelle posteriori sono invece rientrate obliquamente. Chiaramente riconoscibili gli zoccoli bifidi. La coda è girata sulla groppa e termina a riccio. Tra le zampe posteriori sono ben visibili gli attributi maschili dell’animale.
La struttura della testa è piatta, il muso ben caratterizzato, gli occhi a globetto o pastiglia.
Spiccano nella composizione le corna strette e lunghe, protese obliquamente in avanti; terminano con pomelli piatti in sommità.
Intorno alle corna, sulla cervice, si intreccia una fune, “probabilmente il laccio per catturare la preda – dice Lilliu – libera nei vasti pascoli degli altipiani sardi”.
Luogo di ritrovamento: Perfugas (SS), localitá Predio Canòpolo
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: integro
Curiositá: “un amico allevatore sostiene che quando i tori tengono la coda poggiata sul dorso, godono di ottima salute e prestanza fisica”. (A. Farina)
Interessante ipotesi. Dato che molti bronzetti di buoi e tori sono raffigurati con la coda ritorta, l’offerta del bronzetto alla divinità potrebbe essere interpretata come richiesta di salute e forza per l’animale.

Comune: PERFUGAS
Prov:
Autore: Antonello Farina
GUERRIERO DI POSADA

100° BRONZETTO SCHEDATO!!! ?
GUERRIERO DI POSADA
Nome: guerriero nuragico
Professione: guerriero
Aspetto e vestiario: il guerriero indossa un elmo con lieve cresta mediana e corna arcuate (purtroppo spezzata quella destra), una goliera di protezione, un’armatura che copre la parte superiore del corpo e le spalle, una doppia tunica aderente, sul retro sono visibili due lunghe bande frangiate (di cuoio o forse di tessuto) che giungono fino all’orlo della doppia tunica. Le gambe sono nude, i piedi scalzi ancora saldati al basamento in piombo; il guerriero indossa ginocchiere di protezione. I capelli sulla nuca sono evidenziati dalle striature oblique dipartite da un’incisione centrale verticale. Il viso ha i tratti gentili, sopracciglia e naso sono resi con il noto stilismo a T.
Luogo di ritrovamento: Posada, Nuraghe Pitzinnu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: Spezzate le braccia e il corno destro
Curiositá: Col braccio destro forse porgeva il saluto devozionale.
Il braccio sinistro spezzato sembra invece protendersi in avanti….quasi come se impugnasse un’arma: quale poteva essere secondo voi?
Infine, il guerriero sembra….sorridere ?

Comune: POSADA
Prov:
Autore: Antonello Farina
BRONZETTO DI GENONI

111) BRONZETTO DI GENONI
Nome: bronzetto di Genoni
Dimensioni: da verificare
Aspetto e vestiario: il personaggio maschile è raffigurato in piedi, nudo, con un bastone di comando (o scettro) nella mano sinistra; indossa solo un copricapo a calotta e un elemento ad intreccio sul collo che scende sul davanti (una corda? Un tessuto arrotolato?). Il viso ha i tratti spigolosi, naso pronunciato, i capelli corti sono ben rappresentati sotto il copricapo.
Luogo di ritrovamento: Genoni, rinvenuto insieme ad altri due bronzetti nel 1993 durante gli scavi del pozzo di Santu Antine.
Residenza attuale: Museo Archeologico “G.A. Sanna” di Sassari
Segni particolari: mano destra mancante, bastone riposizionato con integrazione del tratto spezzato e mancante
CURIOSITÁ: Per alcuni studiosi la statuina sarebbe di “provenienza siro-palestinese e rappresenterebbe una divinità che impugna con la sinistra uno scettro, mentre si può presumere che la mano destra fosse sollevata e aperta”.
Il corpo filiforme, lo strano elemento intrecciato sul collo e il braccio destro che assume una posizione innaturale (difficilmente la mano destra poteva essere alzata per porgere il saluto devozionale o l’offerta) non farebbero effettivamente pensare ad un comune offerente…

Comune: GENONI
Prov: null
Autore: Antonello Farina
Insegna con protome taurina

113) INSEGNA CON PROTOME TAURINA
Nome: insegna con protome taurina
Dimensioni: da verificare
Descrizione: “reperto bronzeo a forma di protome taurina interpretato dagli studiosi come insegna processionale. Sulla sua base sono impostati due bracci che terminano con due pomelli e su entrambi i lati del reperto è presente una decorazione in rilievo che rappresenta la figura schematica di una faccina umana.”
Luogo di ritrovamento: TERGU (SS); il reperto potrebbe provenire da un’area di culto frequentata tra il Bronzo Finale e il Primo Ferro (XII-VIII sec. a.C.) da localizzare presumibilmente nella zona dove sorge l’attuale chiesa romanica di Santa Maria di Tergu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Curiosità: “Il reperto trova confronto con il doppiere in bronzo esposto presso il Museo Archeologico di Cagliari e per il quale non si hanno notizie certe sul luogo di rinvenimento: alcuni studiosi ipotizzano che entrambi gli oggetti possano essere riconducibili allo stesso sito.
Inoltre, le corna pomellate sono presenti in altri reperti in bronzo di epoca nuragica: elmi appartenenti a bronzi figurati di guerrieri, protomi bovine di navicelle e raffigurazioni di bovini.”

Comune: TERGU
Prov:
Autore:
RASOIO LUNATO CON DECORAZIONE A CERCHIELLI

119) RASOIO LUNATO CON DECORAZIONE A CERCHIELLI
Nome: rasoio lunato di bronzo con decorazione a cerchielli
Dimensioni: lunghezza 9,8 cm – lunghezza della lama 5,3 cm – larghezza massima 4 cm
Aspetto: rasoio con lama robusta lunata con margine più lungo convesso e margine opposto concavo.
Il manico cilindrico è sagomato “a tortiglione” e si salda con la lama con un rigonfiamento triangolare (ciò fa pensare che i due pezzi fossero stati fusi separatamente e poi uniti successivamente). L’asta del manico termina con un anello sormontato da un’appendice con due riccioli spiraliformi (uno dei quali è mancante).
Una delle facce della lama è decorata con una serie di CERCHIETTI CONCENTRICI – quattordici per l’esattezza – impressi a caldo, per Lilliu tali cerchi sono apparentemente situati in modo casuale in file irregolari e diseguali.
Luogo di ritrovamento: Cuglieri o Laerru (NU), località sconosciuta
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: mancante metà del rasoio, i margini mostrano segni di ripetute affilature, rotto il ricciolo della spirale destra
CURIOSITÁ:
questo esemplare é unico in Sardegna – dice Lilliu – e ciò fa supporre che sia stato importato dall’Etruria dove tali oggetti erano molto comuni e diffusi nel periodo geometrico pre-orientalizzante (circa VIII sec. a.C.).
Per la forma si vedano i seguenti esemplari rivenuti a: Vetulonia, Marsiliana d’Albegna, Falerii Veteres, Corchiano, Narce, Satricum, Capena.
La decorazione a CERCHIELLI si ripresenta inoltre in alcuni rasoi ritrovati in Romagna.
Il ritrovamento in Sardegna è quindi molto interessante per Lilliu perchè:
– prova un commercio vivo e attivo tra l’Isola e l’opposto sponda del mar Tirreno e soprattutto con i mercati della zona mineraria di Piombino
– il pezzo è realizzato assolutamente nel gusto della civilità geometrica sarda; un ramaio locale avrebbe potuto riprodurlo ispirandosi a un modello d’importazione, come oggetto alla moda

Comune:
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
Villaggio nuragico Sa Reggia a Foresta Burgos

Il nuraghe Costa, comunemente chiamato Sa Reggia, comprende un nuraghe complesso, un villaggio circostante e un possente antemurale. Il nuraghe è costituito da un mastio e da un bastione di quattro torri secondarie con all’interno un cortile. La torre centrale (14 metri di diametro) è edificata con blocchi di basalto poligonali nella parte inferiore e ben lavorati in quella superiore.

Comune: BURGOS
Prov: Sassari
Autore: Dan Floris
Codice Geo: NUR5854
> Scheda Geoportale
Villaggio nuragico Sa Reggia a Foresta Burgos

Il nuraghe Costa, comunemente chiamato Sa Reggia, comprende un nuraghe complesso, un villaggio circostante e un possente antemurale. Il nuraghe è costituito da un mastio e da un bastione di quattro torri secondarie con all’interno un cortile. La torre centrale (14 metri di diametro) è edificata con blocchi di basalto poligonali nella parte inferiore e ben lavorati in quella superiore.

Comune: BURGOS
Prov: Sassari
Autore: Dan Floris
Codice Geo: NUR5854
> Scheda Geoportale
Villaggio nuragico Sa Reggia a Foresta Burgos

Il nuraghe Costa, comunemente chiamato Sa Reggia, comprende un nuraghe complesso, un villaggio circostante e un possente antemurale. Il nuraghe è costituito da un mastio e da un bastione di quattro torri secondarie con all’interno un cortile. La torre centrale (14 metri di diametro) è edificata con blocchi di basalto poligonali nella parte inferiore e ben lavorati in quella superiore.armato di spada, pugnale nuragico ad elsa gammata (inguainato in custodia decorata a spina di pesce) e bastone con borchie in metallo
Vestiario: berretto, doppia tunica o tunica con gonnellino, ampio mantello, due sciarpe con estremità frangiate
Luogo di ritrovamento: UTA (CA), località Monte Arcosu
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: bellissimo

Comune: BURGOS
Prov: Sassari
Autore: Dan Floris
Codice Geo: NUR5854
> Scheda Geoportale
Villaggio nuragico Sa Reggia a Foresta Burgos

Il nuraghe Costa, comunemente chiamato Sa Reggia, comprende un nuraghe complesso, un villaggio circostante e un possente antemurale. Il nuraghe è costituito da un mastio e da un bastione di quattro torri secondarie con all’interno un cortile. La torre centrale (14 metri di diametro) è edificata con blocchi di basalto poligonali nella parte inferiore e ben lavorati in quella superiore.