Risultati della ricerca


#immagini: 168

Santuario nuragico di Santa Vittoria

Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est

Comune: SERRI
Prov: Cagliari
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR4662
> Scheda Geoportale
Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Pozzo sacro S.Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Comune: SERRI
Prov: Cagliari
Autore: Bibi Pinna
Codice Geo: NUR10780
> Scheda Geoportale
Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.

Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.

Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.