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Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.

Nuraghe Corrilli

È il nuraghe più grande esistente nel pianoro basaltico. Si compone di una torre centrale maestosa con l’ingresso dal versante di Serri. Ci si può penetrare per un tratto, per poi sbucare in alto. A pochi metri esistono i resti di altri due nuraghi più piccoli. A detta degli studiosi questa zona fu depredata per costruire, in periodo romano, un altro insediamento. Nei secoli a seguire il pietrame semi lavorato fu utilizzato per costruire Nurri. Inoltre, fino agli anni cinquanta, i viticoltori della zona fecero scorta di quel pietrame squadrato per realizzare comodi sedili in zone ombrose.

Tempio nuragico a pozzo di Santa Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Santuario nuragico di S.Vittoria

Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.

Santuario nuragico di S.Vittoria

Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est

Complesso nuragico di Santa Vittoria

Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est

Tempio nuragico a pozzo di Gutturu Caddi

Pozzo nuragico Gutturu Caddi Guasila
Ubicato a circa 8 km a nord dell’abitato di Guasila, in Provincia di Cagliari, sorge a quota 213 metri sul fondo di un canalone marginato da ripidi pendii e solcato dal modesto torrente stagionale denominato Riu Saliu. Il pozzo è parte di un abitato nuragico che comprende anche i resti di un secondo probabile pozzo, di alcune capanne e di un edificio a pianta rettangolare.

A 250 metri a nord/nord-est e con una quota di 307 metri, si sviluppa con una probabile relazione insediativa, il nuraghe complesso Accas (o Baccas).

Del pozzo, a pianta circolare (esterno m 4,70; interno m 3,10; altezza massima residua dal fondo m1,32), con muro a doppio paramento in opera isodoma in arenaria locale, si conserva la parete interna per un massimo di quattro filari del vano dell’acqua e tre conci a T del paramento esterno sul lato Ovest.

Nel filare inferiore, impostato direttamente sulla roccia naturale e raggiunto da scavi clandestini, è visibile la risega di fondazione che consente di ipotizzare la presenza di una conca raccolta acque scavato nella roccia stessa e oggi non visibile per la presenza di materiale di crollo e terriccio.

Per il cattivo stato del sito e le manomissioni degli scavi clandestini, allo stato attuale, è impossibile verificare la presenza di un vano scala presente invece in altri edifici votivi similari dell’isola.[1]

Santuario nuragico di Santa Vittoria

Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est

Santuario nuragico di Santa Vittoria

Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est

Santuario nuragico di Santa Vittoria

Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est