Il nuraghe venne costruito nella fase evoluta del Bronzo medio (1500-1400 a.C.) su un basamento di granito circondato da una serie di massi imponenti e adattando l’edificio alla forma irregolare del colle. Si tratta di un nuraghe quadrilobato, con torre centrale e altre quattro torri ad addizione concentrica. L’accesso è reso agevole da una rampa che conduce all’entrata e che a sua volta immette in un lungo corridoio dai muri aggettanti a sesto acuto.
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Il nuraghe venne costruito nella fase evoluta del Bronzo medio (1500-1400 a.C.) su un basamento di granito circondato da una serie di massi imponenti e adattando l’edificio alla forma irregolare del colle. Si tratta di un nuraghe quadrilobato, con torre centrale e altre quattro torri ad addizione concentrica. L’accesso è reso agevole da una rampa che conduce all’entrata e che a sua volta immette in un lungo corridoio dai muri aggettanti a sesto acuto.
Il nuraghe venne costruito nella fase evoluta del Bronzo medio (1500-1400 a.C.) su un basamento di granito circondato da una serie di massi imponenti e adattando l’edificio alla forma irregolare del colle. Si tratta di un nuraghe quadrilobato, con torre centrale e altre quattro torri ad addizione concentrica. L’accesso è reso agevole da una rampa che conduce all’entrata e che a sua volta immette in un lungo corridoio dai muri aggettanti a sesto acuto.
Conserva la tholos integra. è presente un insediamento nuragico attorno al nuraghe
Tomba dei Gignti dolmenica in parte diroccata, priva di stele.
Tomba dei Gignti dolmenica in parte diroccata, priva di stele.
Le coppelle sono incavi in genere emisferici e di differente diametro, presenti in diverse culture preistoriche e connesse a culti ancestrali tra cui in particolare il culto dei morti.
Domus de Janas a camera singola situata sotto un’opera d’arte della s.s.131 dir N.O.
Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei.
Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi.
In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.
Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei.
Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi.
In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.
Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei.
Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi.
In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.