Il complesso, sito sulla cima del monte Colbu che domina la piana di Olbia. Il nuraghe, circondato dalla muraglia che originariamente doveva superare i 5 metri di altezza e che presenta due ingressi (uno a nord e uno a sud), è di tipo monotorre. Nel corridoio di ingresso è presente una piccola nicchia e parte del vano scala che conduceva alla terrazza del piano superiore. La camera centrale, dove è presente un piccolo pozzo, aveva una copertura a thòlos.
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Insediamento nuragico di Pidighi, sul dosso roccioso intorno al nuraghe Pidighi, per un raggio di almeno 50 metri sono chiaramente visibili, tra gli affioramenti basaltici e la boscaglia, i resti del villaggio nuragico.
Insediamento nuragico di Pidighi, sul dosso roccioso intorno al nuraghe Pidighi, per un raggio di almeno 50 metri sono chiaramente visibili, tra gli affioramenti basaltici e la boscaglia, i resti del villaggio nuragico.
Insediamento nuragico di Pidighi, sul dosso roccioso intorno al nuraghe Pidighi, per un raggio di almeno 50 metri sono chiaramente visibili, tra gli affioramenti basaltici e la boscaglia, i resti del villaggio nuragico.
Insediamento nuragico di Pidighi, sul dosso roccioso intorno al nuraghe Pidighi, per un raggio di almeno 50 metri sono chiaramente visibili, tra gli affioramenti basaltici e la boscaglia, i resti del villaggio nuragico.
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Insediamento nuragico di Pidighi, sul dosso roccioso intorno al nuraghe Pidighi, per un raggio di almeno 50 metri sono chiaramente visibili, tra gli affioramenti basaltici e la boscaglia, i resti del villaggio nuragico.
Ben poco si nota di questo monumento preistorico, solo un mucchio di pietrame di piccole dimensioni. Forse i conci grossi mancanti, sono stati riutilizzati nei secoli scorsi forse dal periodo romano per le costruzioni delle macine, da loro introdotte sia manuali che asinarie. Poi ancora per costruire “IS LACUS” e le arcate padronali ecc. … Essendo una pietra vulcanica con questi pregi veniva particolarmente ricercata; si notano ancore le cave di questi conci che venivano scelti con cura: dovevano essere intatti e sonanti senza segni di lesioni e rigorosamente estratti a mano senza uso di esplosivi.
Ben poco si nota di questo monumento preistorico, solo un mucchio di pietrame di piccole dimensioni. Forse i conci grossi mancanti, sono stati riutilizzati nei secoli scorsi forse dal periodo romano per le costruzioni delle macine, da loro introdotte sia manuali che asinarie. Poi ancora per costruire “IS LACUS” e le arcate padronali ecc. … Essendo una pietra vulcanica con questi pregi veniva particolarmente ricercata; si notano ancore le cave di questi conci che venivano scelti con cura: dovevano essere intatti e sonanti senza segni di lesioni e rigorosamente estratti a mano senza uso di esplosivi.
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