E’ la maggiore e più importante grotta di Bonu Ighinu. E’ stata di recente collegata con la sovrastante Grotta del Pozzaccio. Morfologicamente la cavità può essere suddivisa in due parti principali: il ramo fossile, che è quello iniziale, ed il ramo attivo, attraversato in tutta la sua lunghezza da un torrente; fossile è pure il grande salone della parte più interna. Complessivamente la lunghezza della grotta è di 740m e lo sviluppo spaziale risulta essere di 1500 m, per cui la cavità è tra le maggiori della provincia di Sassari (fonte: le Grotte di Bonu Ighinu nel comune di Mara, a cura di Mauro Mucedda e Giuseppe Grafitti – Edizioni Segnavia). Si trova all’interno del territorio comunale di Mara (SS).
Vi furono scoperte le prime testimonianze della cultura di Bonuighinu (Neolitico Medio, 5° millennio a.C.)
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E’ la maggiore e più importante grotta di Bonu Ighinu. E’ stata di recente collegata con la sovrastante Grotta del Pozzaccio. Morfologicamente la cavità può essere suddivisa in due parti principali: il ramo fossile, che è quello iniziale, ed il ramo attivo, attraversato in tutta la sua lunghezza da un torrente; fossile è pure il grande salone della parte più interna. Complessivamente la lunghezza della grotta è di 740m e lo sviluppo spaziale risulta essere di 1500 m, per cui la cavità è tra le maggiori della provincia di Sassari (fonte: le Grotte di Bonu Ighinu nel comune di Mara, a cura di Mauro Mucedda e Giuseppe Grafitti – Edizioni Segnavia). Si trova all’interno del territorio comunale di Mara (SS).
Vi furono scoperte le prime testimonianze della cultura di Bonuighinu (Neolitico Medio, 5° millennio a.C.)
Nuraghe complesso notevolmente interrato.
La torre centrale, che conserva integra la tholos, sul lato nord raggiunge un’altezza di circa 10 metri.
Il nuraghe è ubicato in prossimità del paese
Si tratta di un nuraghe mono torre di medie dimension. Lo stile costruttivo è quello tipico dei siti della zona. E’ situato su un piccolo rilievo a poca distanza dal fiume Pardu e garantiva una buona visuale sulla parte bassa della valle creata dall’omonimo fiume. Il sito non è in buonissime condizioni. Integro il lato dell’ingresso, quasi del tutto crollata la parte interna. Si distinguono solo l’androne e la scala interna. Fitta la vegetazione, che rende difficile la visita.
Si tratta di un nuraghe mono torre di medie dimension. Lo stile costruttivo è quello tipico dei siti della zona. E’ situato su un piccolo rilievo a poca distanza dal fiume Pardu e garantiva una buona visuale sulla parte bassa della valle creata dall’omonimo fiume. Il sito non è in buonissime condizioni. Integro il lato dell’ingresso, quasi del tutto crollata la parte interna. Si distinguono solo l’androne e la scala interna. Fitta la vegetazione, che rende difficile la visita.
Si tratta di un nuraghe mono torre di medie dimension. Lo stile costruttivo è quello tipico dei siti della zona. E’ situato su un piccolo rilievo a poca distanza dal fiume Pardu e garantiva una buona visuale sulla parte bassa della valle creata dall’omonimo fiume. Il sito non è in buonissime condizioni. Integro il lato dell’ingresso, quasi del tutto crollata la parte interna. Si distinguono solo l’androne e la scala interna. Fitta la vegetazione, che rende difficile la visita.
Dalla sua posizione domina il corso destro del rio Giunturas e si raccorda al ciglio del dirupo in modo egregio quasi a voler dichiarare la sua posizione di dominio sulla sottostante vallata.
La Tomba dei Giganti purtroppo è scomparsa a seguito di lavori e miglioramenti fondiari autorizzati dalla RAS. Questo la dice lunga sul rispetto che deve essere dovuto al nostro patrimonio archeologico.