E’ realizzato con massi di medie e grandi dimensioni disposti a filari poco accurati; è di pianta ovale, ed ha due ingressi e due scale d’accesso al piano superiore. La copertura è realizzata con grandi lastroni accostati l’uno all’altro. L’ingresso est è in parte crollato ed era probabilmente collegato alle scale, mentre l’accesso ovest conduce al corridoio centrale sul quale si aprono una nicchia profonda e una scala quasi del tutto crollata. Probabile protonuraghe
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E’ realizzato con massi di medie e grandi dimensioni disposti a filari poco accurati; è di pianta ovale, ed ha due ingressi e due scale d’accesso al piano superiore. La copertura è realizzata con grandi lastroni accostati l’uno all’altro. L’ingresso est è in parte crollato ed era probabilmente collegato alle scale, mentre l’accesso ovest conduce al corridoio centrale sul quale si aprono una nicchia profonda e una scala quasi del tutto crollata. Probabile protonuraghe
Prov: Sassari
Autore: Nicola Barbicha Tornello
Codice Geo: NUR5957
> Scheda Geoportale
A circa 150 metri dal nuraghe di Monte Su Furru è un pozzo sacro in calcare. Il monumento, in buono stato di conservazione, è costituito da un’entrata ret-
tangolare architravata dalla quale si accede ad una dromos tramite una gradinata di quattro scalini.
La camera del pozzo vera e propria è
costantemente piena d’acqua fino al livello dell’apertura.
Ci sono dei nuraghi che non sono solo grandiosi in sé ma lo sono anche per il paesaggio in cui sono inseriti. Il nuraghe Iscolca è uno di questi: domina la valle di Semestene e quella dei paesi circostanti. Non facilmente accessibile, ci si arriva dopo un’irta arrampicata, in mezzo a pascoli aridi e rocciosi, di pietre emergenti che lasciano intuire l’antica esistenza di un ampio villaggio. Niente appare scavato di questo monumento e di esso è accessibile la tholos del solo secondo livello.
Ci sono dei nuraghi che non sono solo grandiosi in sé ma lo sono anche per il paesaggio in cui sono inseriti. Il nuraghe Iscolca è uno di questi: domina la valle di Semestene e quella dei paesi circostanti. Non facilmente accessibile, ci si arriva dopo un’irta arrampicata, in mezzo a pascoli aridi e rocciosi, di pietre emergenti che lasciano intuire l’antica esistenza di un ampio villaggio. Niente appare scavato di questo monumento e di esso è accessibile la tholos del solo secondo livello.
A circa 150 metri dal nuraghe di Monte Su Furru è un pozzo sacro in calcare. Il monumento, in buono stato di conservazione, è costituito da un’entrata ret-
tangolare architravata dalla quale si accede ad una dromos tramite una gradinata di quattro scalini.
La camera del pozzo vera e propria è
costantemente piena d’acqua fino al livello dell’apertura.
La tomba dei giganti S’iscra e Lottoni è di tipo dolmenico, del periodo del Bronzo Antico e si presenta in discreto stato di conservazione, infatti conserva quasi intatto il corridoio funebre con copertura a piattabanda, cioè costituita da lastre di pietra disposte orizzontalmente lungo le pareti del corridoio. La grande stele è costituita da un monolite centinato, in cui è scavato il piccolo portello d’accesso alla camera funeraria.
Il nuraghe era in stretta connessione topografica e culturale con le tombe di giganti di Biristeddi che da esso distano circa 250 metri
E’ realizzata in un masso erratico
Il nuraghe era in stretta connessione topografica e culturale con le tombe di giganti di Biristeddi che da esso distano circa 250 metri.
Il nuraghe era in stretta connessione topografica e culturale con le tombe di giganti di Biristeddi che da esso distano circa 250 metri
Probabilmente eretta in periodo prenuragico