#immagini: 8266
Nuraghe denominato di “PITZU CROBETU” . Sulla carta archeologica viene indicato come nuraghe, ma non ha nessuna parvenza di costruzione, solo un mucchio di pietrame con qualche concio leggermente abbozzato. Tutto attorno si notano residui di cocci di tegole romane.
Nuraghe denominato di “PITZU CROBETU” . Sulla carta archeologica viene indicato come nuraghe, ma non ha nessuna parvenza di costruzione, solo un mucchio di pietrame con qualche concio leggermente abbozzato. Tutto attorno si notano residui di cocci di tegole romane.
La tomba di giganti Sa Dom ”e S”Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l”asse SE-NO, è lungo m 15,20. L”opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l”uso di zeppe di allettamento.
Il monumento è situato nell”altopiano di Planu Is Ciaexius, nel Sarcidano, regione della Sardegna centro-meridionale. La tomba megalitica di Aiodda, che ricalca il classico impianto delle tombe di giganti, venne scoperta nel corso di lavori agricoli. L”ingresso, volto ad E, è preceduto dalla grande esedra semicircolare a lastre ortostatiche di calcare, di circa 6 m di ampiezza.
detta anche “Sa Grutta de Santu Giuanni”, presenta il classico schema planimetrico delle tombe di giganti. Il corpo tombale (m 22,10), disposto lungo l”asse NS con ingresso a S, è delimitato all”esterno da file di blocchi di granito di diverse dimensioni. Il prospetto risulta ancora parzialmente interrato e ingombro di pietrame.
Eretto in blocchi calcarei e marnosi, il nuraghe presenta un impianto planimetrico quadrilobato, con torre centrale e quattro torri esterne orientate secondo i punti cardinali… circondato da cinta antemuraria, e i resti di altre quattro torri. all”interno del complesso è presente un pozzo sacro.
Complesso costituito da cinque torri collegate da cortine spesso appoggiate sulla roccia naturale. Il sito é conosciuto a livello internazionale in quanto, per la prima volta in Sardegna, sono state rinvenute ceramiche micenee.
























