L’imponente nuraghe “Sa Fraigada” ( dal sardo: “ la costruzione” ) è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ( Monte della Chiesa ) ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale. La costruzione è stata realizzata con massi sbozzati di grandi dimensioni e disposti in filari abbastanza regolari; le pietre più grandi misurano fino a 2,60 metri di lunghezza e oltre 1 metro di altezza. ‘E stato costruito su uno spuntone roccioso, in una grande piana chiamata “dei cavalli” per via degli equini che abbondano liberi e selvaggi. Il nuraghe é contornato di menhir naturali; dalla piana fino alla cima possiamo trovare megaliti di ogni forma e dimensione, che conferiscono fascino a questo territorio. Nella zona soffia spesso il maestrale, che rende l’altopiano gelido d’inverno ma fresco d’estate. In ogni stagione lo si visiti, questo luogo emana un’energia particolare; permette di respirare un’aria purissima e di stare qualche ora a contatto con la natura incontaminata.
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L’imponente nuraghe “Sa Fraigada” ( dal sardo: “ la costruzione” ) è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ( Monte della Chiesa ) ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale. La costruzione è stata realizzata con massi sbozzati di grandi dimensioni e disposti in filari abbastanza regolari; le pietre più grandi misurano fino a 2,60 metri di lunghezza e oltre 1 metro di altezza. ‘E stato costruito su uno spuntone roccioso, in una grande piana chiamata “dei cavalli” per via degli equini che abbondano liberi e selvaggi. Il nuraghe é contornato di menhir naturali; dalla piana fino alla cima possiamo trovare megaliti di ogni forma e dimensione, che conferiscono fascino a questo territorio. Nella zona soffia spesso il maestrale, che rende l’altopiano gelido d’inverno ma fresco d’estate. In ogni stagione lo si visiti, questo luogo emana un’energia particolare; permette di respirare un’aria purissima e di stare qualche ora a contatto con la natura incontaminata.
L’imponente nuraghe “Sa Fraigada” ( dal sardo: “ la costruzione” ) è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ( Monte della Chiesa ) ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale. La costruzione è stata realizzata con massi sbozzati di grandi dimensioni e disposti in filari abbastanza regolari; le pietre più grandi misurano fino a 2,60 metri di lunghezza e oltre 1 metro di altezza. ‘E stato costruito su uno spuntone roccioso, in una grande piana chiamata “dei cavalli” per via degli equini che abbondano liberi e selvaggi. Il nuraghe é contornato di menhir naturali; dalla piana fino alla cima possiamo trovare megaliti di ogni forma e dimensione, che conferiscono fascino a questo territorio. Nella zona soffia spesso il maestrale, che rende l’altopiano gelido d’inverno ma fresco d’estate. In ogni stagione lo si visiti, questo luogo emana un’energia particolare; permette di respirare un’aria purissima e di stare qualche ora a contatto con la natura incontaminata.
L’imponente nuraghe “Sa Fraigada” ( dal sardo: “ la costruzione” ) è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ( Monte della Chiesa ) ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale. La costruzione è stata realizzata con massi sbozzati di grandi dimensioni e disposti in filari abbastanza regolari; le pietre più grandi misurano fino a 2,60 metri di lunghezza e oltre 1 metro di altezza. ‘E stato costruito su uno spuntone roccioso, in una grande piana chiamata “dei cavalli” per via degli equini che abbondano liberi e selvaggi. Il nuraghe é contornato di menhir naturali; dalla piana fino alla cima possiamo trovare megaliti di ogni forma e dimensione, che conferiscono fascino a questo territorio. Nella zona soffia spesso il maestrale, che rende l’altopiano gelido d’inverno ma fresco d’estate. In ogni stagione lo si visiti, questo luogo emana un’energia particolare; permette di respirare un’aria purissima e di stare qualche ora a contatto con la natura incontaminata.
L’imponente nuraghe “Sa Fraigada” ( dal sardo: “ la costruzione” ) è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ( Monte della Chiesa ) ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale. La costruzione è stata realizzata con massi sbozzati di grandi dimensioni e disposti in filari abbastanza regolari; le pietre più grandi misurano fino a 2,60 metri di lunghezza e oltre 1 metro di altezza. ‘E stato costruito su uno spuntone roccioso, in una grande piana chiamata “dei cavalli” per via degli equini che abbondano liberi e selvaggi. Il nuraghe é contornato di menhir naturali; dalla piana fino alla cima possiamo trovare megaliti di ogni forma e dimensione, che conferiscono fascino a questo territorio. Nella zona soffia spesso il maestrale, che rende l’altopiano gelido d’inverno ma fresco d’estate. In ogni stagione lo si visiti, questo luogo emana un’energia particolare; permette di respirare un’aria purissima e di stare qualche ora a contatto con la natura incontaminata.
L’area archeologica di Cuccuru Sa Cresia Arta, in agro di Soleminis, è ubicata su una collinetta alta circa 40 metri rispetto al piano della strada campestre d’accesso, a circa 250 metri a sud ovest di Soleminis, nell’entroterra del golfo di Cagliari.
I lavori di scavo archeologico, finanziati dall’amministrazione comunale, rientrano in un quadro più vasto di valorizzazione delle aree archeologiche del comune di Soleminis, concordato da tempo con la Soprintendenza.
L’area archeologica di Cuccuru Sa Cresia Arta, in agro di Soleminis, è ubicata su una collinetta alta circa 40 metri rispetto al piano della strada campestre d’accesso, a circa 250 metri a sud ovest di Soleminis, nell’entroterra del golfo di Cagliari.
I lavori di scavo archeologico, finanziati dall’amministrazione comunale, rientrano in un quadro più vasto di valorizzazione delle aree archeologiche del comune di Soleminis, concordato da tempo con la Soprintendenza.
L’area archeologica di Cuccuru Sa Cresia Arta, in agro di Soleminis, è ubicata su una collinetta alta circa 40 metri rispetto al piano della strada campestre d’accesso, a circa 250 metri a sud ovest di Soleminis, nell’entroterra del golfo di Cagliari.
I lavori di scavo archeologico, finanziati dall’amministrazione comunale, rientrano in un quadro più vasto di valorizzazione delle aree archeologiche del comune di Soleminis, concordato da tempo con la Soprintendenza.
L’area archeologica di Cuccuru Sa Cresia Arta, in agro di Soleminis, è ubicata su una collinetta alta circa 40 metri rispetto al piano della strada campestre d’accesso, a circa 250 metri a sud ovest di Soleminis, nell’entroterra del golfo di Cagliari.
I lavori di scavo archeologico, finanziati dall’amministrazione comunale, rientrano in un quadro più vasto di valorizzazione delle aree archeologiche del comune di Soleminis, concordato da tempo con la Soprintendenza.
L’eccezionalità del sito di Pranu Siara è in particolare riferita al fatto che la tomba non risulta isolata ma fa parte di una estesa necropoli perfettamente allineata per qualche centinaio di metri e sormontato, in corrispondenza del salto di quota, da una sorta di cinta fortificata che sembra configurarsi a protezione del pianoro, secondo modelli insediativi di consimili documentati nell’area nord occidentale dell’isola, nelle zone di Olmedo e Castelsardo.
L’eccezionalità del sito di Pranu Siara è in particolare riferita al fatto che la tomba non risulta isolata ma fa parte di una estesa necropoli perfettamente allineata per qualche centinaio di metri e sormontato, in corrispondenza del salto di quota, da una sorta di cinta fortificata che sembra configurarsi a protezione del pianoro, secondo modelli insediativi di consimili documentati nell’area nord occidentale dell’isola, nelle zone di Olmedo e Castelsardo.
L’eccezionalità del sito di Pranu Siara è in particolare riferita al fatto che la tomba non risulta isolata ma fa parte di una estesa necropoli perfettamente allineata per qualche centinaio di metri e sormontato, in corrispondenza del salto di quota, da una sorta di cinta fortificata che sembra configurarsi a protezione del pianoro, secondo modelli insediativi di consimili documentati nell’area nord occidentale dell’isola, nelle zone di Olmedo e Castelsardo.