La necropoli è composta da quattro Domus de Janas, ma solo la tomba I è visitabile.
Oggetto di scavo archeologico negli anni 80, ha restituito numerosi reperti come vasi e ceramiche databili al 3400-2800 a.C. . La Domus è composta da un anticella semicircolare di grandi dimensioni a soffitto spiovente con due banconi laterali. Varcata la porta interna si accede ad un secondo ambiente di forma rettangolare, con un magnifico soffitto a doppio spiovente, una vera rarità per il Sud Sardegna. Nei lati della camera si aprono quattro ambienti distinti, il primo a destra possiede un’ulteriore piccola cella. La camera termina con la presenza di una falsa porta, purtroppo gravemente danneggiata dai tombaroli in cerca di un qualche “tesoro”. Ancora oggi in loco, è presente il punteruolo utilizzato per lo scempio.
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La necropoli è composta da quattro Domus de Janas, ma solo la tomba I è visitabile.
Oggetto di scavo archeologico negli anni 80, ha restituito numerosi reperti come vasi e ceramiche databili al 3400-2800 a.C. . La Domus è composta da un anticella semicircolare di grandi dimensioni a soffitto spiovente con due banconi laterali. Varcata la porta interna si accede ad un secondo ambiente di forma rettangolare, con un magnifico soffitto a doppio spiovente, una vera rarità per il Sud Sardegna. Nei lati della camera si aprono quattro ambienti distinti, il primo a destra possiede un’ulteriore piccola cella. La camera termina con la presenza di una falsa porta, purtroppo gravemente danneggiata dai tombaroli in cerca di un qualche “tesoro”. Ancora oggi in loco, è presente il punteruolo utilizzato per lo scempio.
La necropoli è composta da quattro Domus de Janas, ma solo la tomba I è visitabile.
Oggetto di scavo archeologico negli anni 80, ha restituito numerosi reperti come vasi e ceramiche databili al 3400-2800 a.C. . La Domus è composta da un anticella semicircolare di grandi dimensioni a soffitto spiovente con due banconi laterali. Varcata la porta interna si accede ad un secondo ambiente di forma rettangolare, con un magnifico soffitto a doppio spiovente, una vera rarità per il Sud Sardegna. Nei lati della camera si aprono quattro ambienti distinti, il primo a destra possiede un’ulteriore piccola cella. La camera termina con la presenza di una falsa porta, purtroppo gravemente danneggiata dai tombaroli in cerca di un qualche “tesoro”. Ancora oggi in loco, è presente il punteruolo utilizzato per lo scempio.
La necropoli è composta da quattro Domus de Janas, ma solo la tomba I è visitabile.
Oggetto di scavo archeologico negli anni 80, ha restituito numerosi reperti come vasi e ceramiche databili al 3400-2800 a.C. . La Domus è composta da un anticella semicircolare di grandi dimensioni a soffitto spiovente con due banconi laterali. Varcata la porta interna si accede ad un secondo ambiente di forma rettangolare, con un magnifico soffitto a doppio spiovente, una vera rarità per il Sud Sardegna. Nei lati della camera si aprono quattro ambienti distinti, il primo a destra possiede un’ulteriore piccola cella. La camera termina con la presenza di una falsa porta, purtroppo gravemente danneggiata dai tombaroli in cerca di un qualche “tesoro”. Ancora oggi in loco, è presente il punteruolo utilizzato per lo scempio.
La necropoli è composta da quattro Domus de Janas, ma solo la tomba I è visitabile.
Oggetto di scavo archeologico negli anni 80, ha restituito numerosi reperti come vasi e ceramiche databili al 3400-2800 a.C. . La Domus è composta da un anticella semicircolare di grandi dimensioni a soffitto spiovente con due banconi laterali. Varcata la porta interna si accede ad un secondo ambiente di forma rettangolare, con un magnifico soffitto a doppio spiovente, una vera rarità per il Sud Sardegna. Nei lati della camera si aprono quattro ambienti distinti, il primo a destra possiede un’ulteriore piccola cella. La camera termina con la presenza di una falsa porta, purtroppo gravemente danneggiata dai tombaroli in cerca di un qualche “tesoro”. Ancora oggi in loco, è presente il punteruolo utilizzato per lo scempio.
Monotorre inglobato in un bastione. Si vedono 4 filari di enormi blocchi di arenaria del muraglione, per un’altezza di quasi 2 metri. Salendo sul muraglione si vede la cima diruta della torre
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Alfredo Ibba
Codice Geo: NUR4130
> Scheda Geoportale
Monotorre inglobato in un bastione. Si vedono 4 filari di enormi blocchi di arenaria del muraglione, per un’altezza di quasi 2 metri. Salendo sul muraglione si vede la cima diruta della torre
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Alfredo Ibba
Codice Geo: NUR4130
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Monotorre inglobato in un bastione. Si vedono 4 filari di enormi blocchi di arenaria del muraglione, per un’altezza di quasi 2 metri. Salendo sul muraglione si vede la cima diruta della torre
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Alfredo Ibba
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Monotorre inglobato in un bastione. Si vedono 4 filari di enormi blocchi di arenaria del muraglione, per un’altezza di quasi 2 metri. Salendo sul muraglione si vede la cima diruta della torre
Prov: Carbonia-Iglesias
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Monotorre inglobato in un bastione. Si vedono 4 filari di enormi blocchi di arenaria del muraglione, per un’altezza di quasi 2 metri. Salendo sul muraglione si vede la cima diruta della torre
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Alfredo Ibba
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Monotorre inglobato in un bastione. Si vedono 4 filari di enormi blocchi di arenaria del muraglione, per un’altezza di quasi 2 metri. Salendo sul muraglione si vede la cima diruta della torre
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Alfredo Ibba
Codice Geo: NUR4130
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Monotorre inglobato in un bastione. Si vedono 4 filari di enormi blocchi di arenaria del muraglione, per un’altezza di quasi 2 metri. Salendo sul muraglione si vede la cima diruta della torre
























