La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
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La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula. L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione dei villaggi lungo un tracciato di vie di transumanza. E’ una tomba dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
Nell’agro di Ozieri, dislocate a poca distanza l’una dall’altra, si possono ammirare ben 4 tombe dei giganti. La sepoltura preservata meglio è di tipo dolmenico, conserva il corridoio funerario con lastroni enormi nel basamento e i conci di chiusura della piattabanda, anche una parte dell’esedra. Delle altre tre sepolture si possono osservare i primi filari del corridoio, ed una in particolare conserva i primi filari della facciata.
Nell’agro di Ozieri, dislocate a poca distanza l’una dall’altra, si possono ammirare ben 4 tombe dei giganti. La sepoltura preservata meglio è di tipo dolmenico, conserva il corridoio funerario con lastroni enormi nel basamento e i conci di chiusura della piattabanda, anche una parte dell’esedra. Delle altre tre sepolture si possono osservare i primi filari del corridoio, ed una in particolare conserva i primi filari della facciata.
Nell’agro di Ozieri, dislocate a poca distanza l’una dall’altra, si possono ammirare ben 4 tombe dei giganti. La sepoltura preservata meglio è di tipo dolmenico, conserva il corridoio funerario con lastroni enormi nel basamento e i conci di chiusura della piattabanda, anche una parte dell’esedra. Delle altre tre sepolture si possono osservare i primi filari del corridoio, ed una in particolare conserva i primi filari della facciata.