Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
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Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Sulle pendici del “Monte Santo” tre differenti massi ospitano antiche tombe neolitiche lungo un percorso di ascesa. Tre massi erratici in cui sono state scavate le tombe. Nel primo masso che si incontra dirigendosi verso la cima, Su Crastu de Santu Eliseu, che dà il nome al sito, la domus è stata riadattata a luogo di culto cristiano. Si incontra poi Su Crastu de Santu Elia ed infine Su Crastu de Santu Enoch che presenta una domus con due belle protomi taurine.
Domu de Janas, esistente nelle immediate vicinanze del nuraghe, a segnare la continuità di frequentazione del sito nei millenni.
Domu de Janas, esistente nelle immediate vicinanze del nuraghe, a segnare la continuità di frequentazione del sito nei millenni.
La “rotonda” di Sa Corona Arrubia in territorio di Genoni, conosciuta nella zona anche come “Santa Maria S’Ungroi” è una singolare costruzione sacra di età nuragica è Sa Corona Arrubia-Genoni. Del monumento, menzionato dal Taramelli che lo riteneva un pozzo sacro nuragico, rimane intero l’anello di base costituito di un parametro murario isodomo in basalto con due e in poche parti tre assise conservate, con una piccola nicchia e qualche blocco pertinente ad una banchina.
La “rotonda” di Sa Corona Arrubia in territorio di Genoni, conosciuta nella zona anche come “Santa Maria S’Ungroi” è una singolare costruzione sacra di età nuragica è Sa Corona Arrubia-Genoni. Del monumento, menzionato dal Taramelli che lo riteneva un pozzo sacro nuragico, rimane intero l’anello di base costituito di un parametro murario isodomo in basalto con due e in poche parti tre assise conservate, con una piccola nicchia e qualche blocco pertinente ad una banchina.
La “rotonda” di Sa Corona Arrubia in territorio di Genoni, conosciuta nella zona anche come “Santa Maria S’Ungroi” è una singolare costruzione sacra di età nuragica è Sa Corona Arrubia-Genoni. Del monumento, menzionato dal Taramelli che lo riteneva un pozzo sacro nuragico, rimane intero l’anello di base costituito di un parametro murario isodomo in basalto con due e in poche parti tre assise conservate, con una piccola nicchia e qualche blocco pertinente ad una banchina.