Il sito, situato a 270 m sul livello del mare, si trova sulle sponde del lago Omodeo ed è composto da un nuraghe, un villaggio e due tombe dei giganti; nelle vicinanze è presente inoltre la necropoli di Ispiluncas costituita da una trentina di domus de janas che hanno restituito numeroso materiale di epoca prenuragica. Il nuraghe, forse una reggia, è di tipo misto con bastione trilobato e risale al bronzo medio-recente.
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L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone) probabilmente protetto da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata.
L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone) probabilmente protetto da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata.
L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone) probabilmente protetto da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata.
L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone) probabilmente protetto da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata.
L’edificio sacro principale è articolato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamente di un bancone) probabilmente protetto da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fasi di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata.
Il complesso di Sa Linnarta, un nuraghe trilobato con annesse numerose capanne e una bellissima fonte sacra, a detta degli esperti è uno dei più importanti reperti nuragici della Baronia.
Il complesso di Sa Linnarta, un nuraghe trilobato con annesse numerose capanne e una bellissima fonte sacra, a detta degli esperti è uno dei più importanti reperti nuragici della Baronia.
Il complesso di Sa Linnarta, un nuraghe trilobato con annesse numerose capanne e una bellissima fonte sacra, a detta degli esperti è uno dei più importanti reperti nuragici della Baronia.
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